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Sondaggi: come finirà il referendum sul taglio dei parlamentari

neXtQuotidiano 23/12/2019

L’80% degli italiani è favorevole al taglio dei parlamentari: e non hanno nemmeno chiesto se vorrebbero usare la motosega, altrimenti si arrivava al 100%

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I 64 parlamentari che hanno raccolto le firme per il referendum sul taglio di onorevoli e senatori oggi non dovrebbero leggere i sondaggi di Demos&PI pubblicati e illustrati da Ilvo Diamanti su Repubblica. Potrebbero infatti scoprire che la loro battaglia non è esattamente quella più attesa dagli italiani, a giudicare dalle percentuali bulgare con cui viene accolta la notizia della riduzione di un terzo di deputati e senatori che andrà a regime, salvo sorprese e voti anticipati, nella prossima legislatura. L’86% del campione basato sulle opinioni di chi vota un po’ tutti i partiti dell’emiciclo è infatti positiva, e la parte divertente è che sono più a favore gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia, ovvero dei due partiti che si aspettano un aumento più importante dei loro eletti in caso di elezioni anticipate.

sondaggi taglio parlamentari

Il sondaggio sul taglio dei parlamentari (La Repubblica, 23 dicembre 2019)

Ma nel sondaggio di Diamanti c’è anche un altro risultato interessante. Ed è quello che riguarda l’affermazione “Il paese ha bisogno di essere guidato da un leader forte”, che raccoglie oggi il 55% dei consensi nell’elettorato. Purtroppo la formula “uomo forte” è troppo generica per essere completamente trasfigurata in quella del dittatore: può benissimo significare, nella mente di chi l’ha scelta, che chi ha vinto deve governare senza troppi problemi.

uomo forte sondaggi

I sondaggi sull’uomo forte (La Repubblica, 23 dicembre 2019)

In compenso, a togliere qualche dubbio, arriva l’altra rilevazione che riguarda le preferenze tra regime democratico e autoritario: è il 67% del campione che dice che la democrazia è preferibile a qualsiasi altra forma di governo (Winston Churchill diceva che è la peggiore… tolte tutte le altre), mentre un buon 20% dice che in alcune circostanze un regime autoritario può essere preferibile al sistema democratico.

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