Sondaggi Brexit, il Leave vince ancora

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-16

Il sondaggio Ipsos-Mori e Survation hanno entrambi dato Brexit vincente, 53% contro 47% per il primo, 52% contro 48% per il secondo. L’inversione di tendenza è palpabile. Anche se la Scozia europeista potrebbe essere l’ago della bilancia

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Due nuovi sondaggi danno vincente uno scenario di Brexit, rafforzando la preoccupazione a Bruxelles e in ambienti economici, una settimana prima del referendum sul futuro del Regno Unito nell’Unione Europea. Lo si aspettava ed è arrivato come una doccia fredda per i sostenitori di una partecipazione nella Ue: pubblicati uno dopo l’altro, il sondaggio Ipsos-Mori e Survation hanno entrambi dato Brexit vincente, 53% contro 47% per il primo, 52% contro 48% per il secondo.

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Il sondaggio di Ipsos Mori pubblicato dall’Evening Standard

Sondaggi Brexit, vince ancora il Leave

Un mese fa Ipsos-Mori aveva dato il verdetto ‘remain’ (restare), vincitore con il punteggio schiacciante 57% contro il 43%. “L’inversione di tendenza è sensazionale”, ha osservato Evening Standard, che ha pubblicato l’indagine. Il giornale, tuttavia, insiste sul fatto che “il 20% degli intervistati ha dichiarato che potrebbe ancora cambiare idea”. L’indagine Survation comprende anche indecisi il 13%. Ma la preoccupazione rimane, che si tratti delle sale di negoziazione della City di Londra o dei corridoi di Bruxelles, anche se il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto che l’Ue non sara’ “in pericolo se il Brexit vince”. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, da Helsinki ha affermato a sua volta che “e’ molto difficile per noi essere ottimisti oggi, conosciamo gli ultimi sondaggi”. La Scozia, tradizionalmente europeista, potrebbe costituire la risorsa nascosta del movimento contro la Brexit, in un certo modo l’ago della bilancia, e cosi’ in questi giorni molte forze si stanno concentrando su Edimburgo e dintorni per convincere chi abita a nord del Vallo di Adriano ad andare a votare contro l’ipotesi di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Nella serata di oggi, proprio nella capitale scozzese, i quattro principali partiti britannici si ritroveranno a una manifestazione anti-Brexit. I conservatori, i laburisti, i liberaldemocratici e i politici dello Scottish National Party hanno organizzato un evento nel cuore di Edimburgo, proprio per sensibilizzare gli scozzesi all’importanza del voto. Tutti i recenti sondaggi hanno mostrato come il fronte del ‘no’ alla Brexit sia molto piu’ forte in Scozia, risultando in netta maggioranza, ma a sfavore degli europeisti c’è comunque il fatto che la popolazione scozzese e’ comunque di numero limitato, meno di cinque milioni e mezzo di abitanti su un totale di circa 64 milioni di britannici. La speranza pero’ e’ appunto che i voti scozzesi siano decisivi. Cosi’, a parlare oggi dal palco di Edimburgo, a una settimana esatta dal voto, saranno l’ex leader lib-dem nazionale, Nick Clegg, la leader laburista scozzese, Kezia Dugdale, un parlamentare dello Snp, Stephen Gethins, e un membro conservatore del parlamento scozzese, Jackson Carlaw. La ‘first minister’ scozzese e leader dello Snp, Nicola Sturgeon, ha preso ufficialmente posizione contro la Brexit.

Sondaggi Brexit, i resoconti di OpinionBee


Intanto il clima di incertezza legato ai timori sulla Brexit non frena i consumi e le vendite al dettaglio, che nel solo mese di maggio, rispetto al mese precedente, hanno fatto registrare un aumento dello 0,9%, cinque volte quanto quello atteso. A trainare il piccolo boom dei consumi e’ stato soprattutto l’aumento nel settore del vestiario, che a maggio e’ stato pari a un +4,3% mese su mese, il piu’ sostanzioso incremento negli ultimi due anni. Parlando con la Bbc, l’economista Scott Bowman di Capital Economics ha detto: “Sembra che le preoccupazioni sulla Brexit non abbiano influenzato la spesa dei consumatori. E anche guardando al futuro, ci aspettiamo una spesa per il settore retail che aumenterà a un ritmo sostenuto”. Grande successo anche per le vendite online, che nel mese di maggio sono cresciute, rispetto ad aprile, del 6,4%. Rispetto al maggio dell’anno precedente sono invece risultate in aumento del 21,5%.

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