“Spero di aver portato un pizzico di bellezza in queste ore tragiche”, Sofia Raffaeli dedica i suoi 4 ori ai cittadini marchigiani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-20

La campionessa della ginnastica ritmica ha voluto ricordare, dopo i suoi splendidi successi, i suoi concittadini che erano alle prese con l’alluvione durante le sue vittorie

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Ha fatto la storia della ginnastica ritmica, riuscendo a vincere quattro ori al Mondiale che si è da poco concluso in Bulgaria. E mentre lei faceva incetta di vittorie, la sua Regione – le Marche – era alle prese con quell’ennesima tragedia figlia di un’alluvione e un’esondazione che ha strappato la vita a 11 persone (mentre si cercano ancora due dispersi, tra cui un bimbo di soli 8 anni). Sofia Raffaeli ha gareggiato proprio in quei momenti tragici e il suo pensiero è stato rivolto (e lo è ancora) a quel popolo e a quella sofferenza che sta vivendo in questi giorni.

Sofia Raffaeli, “Ho gareggiato anche per le mie Marche”

Già dopo la conquista della sua quarta medaglia d’oro ai Mondiali di Ginnastica ritmica a Sofia il primo pensiero di Sofia Raffaeli è andato proprio alle Marche. E oggi, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, la 18enne di Chiaravalle (in provincia di Ancona) ha voluto ribadire la sua vicinanza al popolo marchigiano.

“Ho seguito le notizie durante tutta questa settimana del Mondiale. Le Marche sono casa per me, il luogo in cui sono nata, vivo e mi alleno. Ho gareggiato con una voglia di vincere speciale per poter dedicare i miei successi e regalare momenti di serenità alle Marche. Spero di aver portato un pizzico di bellezza in queste ore tragiche. Lo sport serve anche a questo. E un’altra cosa mi rende felice: essere stata un esempio per tante bambine che si avvicineranno alla ritmica da domani”.

Il pensiero, dunque, era proprio rivolto a quelle provincie tra Pesaro-Urbino e Ancona che nelle ore dei suoi successi mondiali erano alle prese con quell’acqua piovuta dal cielo e quella tracimata dal fiume Misa che ha devastato famiglie e ucciso almeno 11 persone. E lo sport, come spesso accade, può aver regalato momenti di svago e di gioia dopo ore tragiche.

(Foto IPP/Simone Ferraro)

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