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Il sottosegretario Sileri che ammette il fallimento dell’app Immuni

neXtQuotidiano 30/03/2021

Ha confessato il flop dell’applicazione per il tracciamento. E, messo alle strette da Floris, è apparso poco convinto su una domanda: “Chi ha deciso di non fare come l’Inghilterra e vaccinare il maggior numero di persone con la prima dose senza mettere nel cassetto le seconde?”

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Che fine ha fatto l’app Immuni per il tracciamento? Stasera il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha ammesso che l’applicazione sia stata sostanzialmente un flop. Si è ingannato, lo stava per dire proprio con la sua bocca, ma è rientrato in carreggiata. Il messaggio però è passato, e in studio da Giovanni Floris a Di martedì lo hanno capito tutti: l’app Immuni è stato un fallimento. “È stato scaricato solo da 11 milioni di persone”, ha detto. E si sa, che per funzionare avrebbe dovuto essere scaricata da un numero molto più alto. E infatti ormai da mesi sembra essere scomparsa dai radar, così come il tracciamento. Come mai? Non solo l’hanno scaricata in pochi, ma quei pochi che la possiedono non la usano. E infatti quanti di voi ne hanno più sentito parlare? Da mesi ormai è scomparsa, e ha fatto più parlare di sé per questioni di privacy che per altro. E – ahinoi – su questo c’è poco da dire: è un fatto. E il sottosegretario alla Salute lo ha ammesso.

Sileri, Immuni, e la decisione di mettere le seconde dosi dei vaccini da parte

Poi un altro punto su cui è stato interrogato da Giovanni Floris: “Chi ha deciso di non fare come l’Inghilterra e vaccinare il maggior numero di persone con la prima dose senza mettere nel cassetto le seconde?”. La domanda è arrivata spontanea dal conduttore, quando in studio si è iniziato a parlare della differenza con l’Inghilterra, che ora vanta numeri molto vantaggiosi. Tanto che ieri a Londra per la prima volta dopo svariati mesi non è stato registrato alcun decesso per covid. “Noi abbiamo seguito il protocollo dell’Ema”, si è limitato a dire Sileri. Ma incalzato da Floris, che gli ha fatto notare di come sia stata una decisione politica su cui la classe dirigente avrebbe potuto decidere, si è limitato a fare spallucce: “Lo dice l’Ema”.

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