Opinioni
Quando Sepúlveda parlava di Salvini
di Mario Neri
Pubblicato il 2020-04-17
Ieri è morto Luis Sepúlveda e oggi tornano a girare su Facebook un paio di suoi post dedicati a un certo “Il Padano”. Il primo risale al 26 giugno 2019 e metteva a confronto i diversi curriculum di Carola Rackete e Matteo Salvini. Lei laureata alla Edge Hill University del Lancashire, comandante di un rompighiaccio […]
Ieri è morto Luis Sepúlveda e oggi tornano a girare su Facebook un paio di suoi post dedicati a un certo “Il Padano”. Il primo risale al 26 giugno 2019 e metteva a confronto i diversi curriculum di Carola Rackete e Matteo Salvini. Lei laureata alla Edge Hill University del Lancashire, comandante di un rompighiaccio e secondo ufficiale della Ocean Diamond. E l’altro? Si tratta di Matteo Salvini, senza mestiere, lavoro o studi conosciuti. Però sta imparando a mangiare gli hamburger.
Il secondo status risale al 31 gennaio scorso e parte da uno status di Salvini dopo i primi due casi di Coronavirus SARS-COV-2 in Italia, quelli dei cittadini cinesi che però erano arrivati in Italia molto tempo primo. In questo caso Sepúlveda chiama Salvini “Il padano” (in italiano) e spiega che i due turisti erano arrivati il 23 gennaio, quando non era stata decretata l’emergenza sanitaria e aggiunge che il virus fascista non deve avere nessuna opportunità.
Ieri Left ha pubblicato un’intervista allo scrittore che risale all’ottobre scorso e anche lì si cita Salvini:
Cosa sta accadendo in Spagna dopo le ultime elezioni in cui sembra che si fosse provato a fermare il fascismo?
Non è stato fermato per nulla il fascismo. Prima delle elezioni gli eredi del franchismo erano accovacciati nell’ombra, semi nascosti nel Partito popolare. Ora, attraverso Vox, un partito apertamente fascista, sono presenti in Parlamento e in tutte le istituzioni. C’è stata la possibilità di un governo progressista, guidato dal Psoe e da Podemos, ma in questi giorni abbiamo assistito alla real politik, visto che l’ala della destra del Psoe esige una virata al centrodestra e Podemos si è perso in un gioco di egocentrismo inesplicabile. In Europa avanzano le ultra destre. In Italia cresce Fratelli d’Italia e c’è la lega di Matteo Salvini, che, nonostante da ministro abbia attuato politiche inumane, ha comunque grossi consensi. Stiamo assistendo a una ripetizione della storia ma in altre chiavi. Il capitalismo ha generato una crisi economica con un solo obiettivo: imporre precarietà salariale, l’incertezza del lavoro e la negazione dei diritti come normalità. Prima della crisi, la normalità era lottare per migliorare i salari e per ottenere più diritti, ora la normalità è pregare perché i salari non vengano abbassati e perché ci tolgano sempre meno diritti. E siccome bisogna sempre trovare un colpevole, prima erano gli ebrei, ora i colpevoli sono i poveri e coloro che avvertono che il mondo si sta mettendo male, molto male.