Sei di Roccastretta se… – 2

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-01-29

Se ogni volta che mettevano un vagone nuovo sul trenino per Barraccio, dopo due minuti tutti lì a spaccare le fodere delle poltrone, a staccare i braccioli di plastica e a tirarli in testa ai cretini e ai secchioni seduti lì, mogi mogi, coi loro cazzo di libri sulle ginocchia perché oggi interroga! Se alle …

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Se ogni volta che mettevano un vagone nuovo sul trenino per Barraccio, dopo due minuti tutti lì a spaccare le fodere delle poltrone, a staccare i braccioli di plastica e a tirarli in testa ai cretini e ai secchioni seduti lì, mogi mogi, coi loro cazzo di libri sulle ginocchia perché oggi interroga! Se alle fermate delle corriere tutte le vetrate erano sfondate, e gli orari non si leggevano, e quando pioveva tutti a bestemmiare contro il sindaco (mezzo frocio)! E se a scuola i banchi nuovi, svedesi, con quel bel legno lucido e smaltato, duravano tre giorni, e poi erano di nuovo la stessa merda di sempre, che quando i secchioni ci si appoggiavano sopra per scrivere si grattugiavano le braccia a sangue!
roccastretta
E se poi quando il prof. Rupertis ha presentato il suo libro su come lo stato italiano avesse derubato la comunità roccastrettese e l’avesse costretta a vivere nelle ristrettezze e nella barbarie morale e materiale, sei andato anche tu a sentire le sue parole! C’era tutto il paese! E se poi ti sei riportato a casa il libro, dopo che Peppe Turbina ha rovesciato il banchetto perché si era rotto i coglioni di ascoltare e tutti hanno preso qualche copia, tanto che per giorni per strada c’erano pagine strappate e buttate via, con dei cazzi disegnati o roba varia! Che vergogna lo Stato italiano!

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