Quali sono le seconde case che possono usufruire dell’Ecobonus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-18

Se le seconde case sono in condominio, avranno diritto all’agevolazione. Saranno invece escluse le seconde abitazioni se sono ville unifamiliari. Il decreto prevede anche la cedibilità alle banche delle detrazioni di imposta per i lavori di ristrutturazione effettuati nel 2020 e nel 2021

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Nei giorni scorsi avevamo scritto che le seconde case erano escluse dall’Ecobonus ma a quanto pare il governo ci ha ripensato. Il decreto da 55 miliardi di euro per il rilancio economico non è ancora andato alla firma del Capo dello Stato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale perché manca la bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato. I tecnici del Tesoro sono giorni che sono al lavoro per verificare, norma per norma (e gli articolo che compongono il testo sono ben 250), se le quantificazioni dei fondi indicate dai vari ministeri sono corrette.

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Ecobonus: limiti e percentuali dei diversi interventi (Italia Oggi, 18 maggio 2020)

Ma, spiega il Messaggero, il lavoro tecnico non si sta tuttavia limitando alla verifica precisa delle coperture del provvedimento. Ci sono anche delle correzioni al testo fatte in corsa. Come nel caso di una delle norme più attese del provvedimento: l’ecobonus al 110 per cento per l’efficientamento energetico degli edifici e per l’adeguamento sismico.

Nelle prime versioni, per come era scritta la norma, l’incentivo fiscale sarebbe stato limitato soltanto alle abitazioni principali. Le seconde case, insomma, sarebbero state escluse dal rimborso del 110 per cento del costo dei lavori. Non solo questa esclusione sarebbe stata una prima assoluta per gli incentivi alle ristrutturazioni, ma avrebbe condizionato fortemente i lavori nei condomini, dove non di rado convivono proprietari di prima casa con seconde abitazioni magari date in affitto.

Così nella formulazione finale del testo, è stato precisato che se le seconde case sono in condominio, avranno diritto all’agevolazione. Saranno invece escluse le seconde abitazioni se sono ville unifamiliari. Il decreto prevede anche la cedibilità alle banche delle detrazioni di imposta per i lavori di ristrutturazione effettuati nel 2020 e nel 2021. Tra le modifiche dell’ultima ora, c’è anche la previsione di una pena di sei anni di carcere per chi mente nel compilare la certificazione antimafia per accedere ai contributi a fondo perduto previsti per le imprese con fatturati tra zero e cinque milioni di euro.

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Il decreto rilancio (Il Messaggero, 18 maggio 2020)

Intanto ieri i sindacati hanno aperto al prestito da 6,3 miliardi di euro che Fca sta trattando con Intesa Sanpaolo, attraverso una garanzia di Sace secondo quanto previsto dal Decreto Liquidità, per sostenere l’automotive italiano, che da solo vale il 6,2% del Pil italiano e dà occupazione a circa il 7% di tutta la manifattura. «Sarebbe illogico non dare il via libera in un Paese che spende 3 miliardi per il carrozzone Alitalia e che ha elargito fondi, con risultati a dir poco deludenti, alla franco-indiana Arcelor Mittal», sostiene il segretario generale Fismic Confsal Roberto Di Maulo.

Leggi anche: Come hanno preso Stampa e Repubblica il prestito da 6,3 miliardi a Fiat Chrysler

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