E adesso Nunzia Schilirò si paragona a Gesù crocifisso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-09

La vice-questore sospesa sostiene di non esser stata più invitata in televisione e parla come una martire

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Può una no vax (in tutte le sue sfaccettature) parlare come una martire e offrire paragoni biblici privi di senso? Questo è accaduto nel corso del tanto reclamizzato evento organizzato da Mattei, Freccero, Agamben e Cacciari (che, però, all’ultimo ha dato forfait) a Torino (lo stesso che aveva utilizzato il nome del compianto Stefano Rodotà nella sua locandina) e la protagonista ha sempre lo stesso nome e cognome: Nunzia Schilirò. La vice-questore sospesa, infatti, si è descritta come martire durante la sua partecipazione a questo “convegno” e ha trovato similitudini tra la sua storia e quella di, udite udite, Gesù Cristo.

Schilirò paragona se stessa e i no vax a Gesù crocifisso

Nel parterre de rois del convegno torinese si sono intervallati i discorsi di molte personalità che sono tornate – dopo anni di oblio mediatico – agli onori della cronaca grazie alla loro posizioni contro il Green Pass e contro il vaccino anti-Covid. Come accaduto già nelle precedenti occasioni (perché questa è solo una tappa di questo percorso che ha radici ben profonde) se ne sono dette tante. Ma la più clamorosa è stata pronunciata da Nunzia Schilirò. Come riportano Il Corriere della Sera e La Stampa, infatti, la vice-questore sospesa ha pronunciato queste esatte parole:

“Quando la maggioranza decise di mettere a morte Gesù preferendogli Barabba, e ricordo a tutti che Gesù è stato ucciso solo perché aveva manifestato il proprio pensiero”.

Schilirò, dunque, sta vivendo il suo calvario. Ma perché questo paragone? La vice-questore sospesa sostiene di non aver ricevuto più inviti televisivi “per paura” delle sue idee”. Parole pronunciate quando la diretta social era stata già interrotta. Facebook, infatti, aveva deciso di oscurare l’evento per via delle fake news raccontate nel corso della prima fase di quel convegno. E, anche in quel caso, c’è stato lo spazio per il complottismo: alcuni partecipanti, infatti, hanno detto che Mark Zuckerberg (Ceo e fondatore di Meta) è uno “schiavo dei Big Pharma”.

(foto: da Non è L’Arena, La7)

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