La difesa di Scanzi a Cartabianca: “Sono un demente del vaccino” | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-03-24

Il giornalista ricostruisce, una volta per tutte, la storia della sua vaccinazione anti-Covid

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Nella speranza che si possa mettere la parola fine su questa vicenda, Andrea Scanzi a Cartabianca ha spiegato le dinamiche hanno portato il suo nome a comparire sulla “panchina” delle persone in attesa di vaccino presso l’azienda sanitaria di Arezzo e alla somministrazione del prodotto Astrazeneca. Il giornalista, dialogando con Bianca Berlinguer, ha rifiutato l’etichetta di “furbetto”, sottolineando come quell’aggettivo sottintenda a un qualcosa che si vuole tenere celato. E, invece, è stato proprio lui a scrivere e spiegare sui social l’avvenuta inoculazione della prima dose di vaccino.

Scanzi si difende a Cartabianca: “Sono un demente del vaccino”

“Hai detto bene – ha detto Scanzi rivolgendosi a Bianca Berlinguer -, la notizia l’ho data io su Facebook davanti a 2 milioni e 100mila persone. Quindi, se io sono il furbetto del vaccino, sono il demente del vaccino visto che la notizia l’ho data io. Ho rispettato le regole e ho fatto una cosa che penso sia anche bella per gli italiani. L’ho fatto e ho detto di non avere paura”. Il giornalista spiega come ad Arezzo, quando è stata messa online la possibilità di prenotarsi per la “panchina”, ovvero per mettersi in lista e ricevere le eventuali dosi avanzate a fine giornata (affinché non vengano gettate via), circa 6mila persone si sono iscritte. Una risposta, indiretta, anche al duro attacco di Maria Elena Boschi.

 

“Mi sembrava un bel gesto quello che ho fatto e invece è arrivata la melma. Sono stato trattato come un serial killer. Fascisti, renziani, giornalisti che ce l’avevano con me. Siamo andati oltre il legittimo esercizio di critica”, ha proseguito Scanzi in collegamento con Cartabianca. Poi sui genitori, tirati in ballo negli ultimi giorni dalla critica: “Secondo il mio medico curante, inoltre, avevo ulteriori requisiti in quanto figlio unico di genitori estremamente vulnerabili. Secondo la Asl io sono pure care giver familiare. I miei genitori si sono iscritti il 17 marzo alla lista dei soggetti estremamente vulnerabili e attendono il vaccino Moderna. Mio padre ha avuto 2 infarti, ha 5 stent, è cardiopatico, è diabetico e ha anche un glaucoma. Mia madre è malata oncologica: se dovete mandare insulti, mandateli a me”

(foto: da Cartabianca, Rai3)

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