La lucidissima nota della deputata ex M5S Sara Cunial su Coronavirus, vaccini che infettano e 5G

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-04-14

La deputata ex M5S Sara Cunial è stata fermata in auto ieri mattina dagli agenti di polizia locale di Roma sulla via del Mare, in direzione di Ostia. Avrebbe spiegato di voler andare a lavorare alla Camera ma gli agenti non le avrebbero creduto. Da qui la contravvenzione. In serata la Cunial ha però inviato una …

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La deputata ex M5S Sara Cunial è stata fermata in auto ieri mattina dagli agenti di polizia locale di Roma sulla via del Mare, in direzione di Ostia. Avrebbe spiegato di voler andare a lavorare alla Camera ma gli agenti non le avrebbero creduto. Da qui la contravvenzione. In serata la Cunial ha però inviato una nota che dimostra come i soldi del suo stipendio – che grazie al MoVimento 5 Stelle dobbiamo pagare tutti noi con le nostre tasse, come direbbe Beppe Grillo – non siano per niente buttati, anzi:

“Dopo anni di politiche scellerate che hanno portato al collasso la sanità italiana, gli stessi aguzzini della Cosa Pubblica si auto-investono salvatori di quella patria che hanno contribuito a distruggere. Così, con il pretesto dell’emergenza, danno il colpo di grazia alla vera economia di questo Paese, ai diritti dei cittadini e alla nostra già fragile democrazia”.

“È sconcertante sentir parlare da mesi dell’importanza della salute dei cittadini quelle stesse persone che non hanno fatto altro che smantellare pezzo dopo pezzo la nostra sanità. Lega, Forza Italia, Pd sia a livello nazionale che locale non hanno fatto altro che tagliare servizi e posti letto”.

Cunial punta il dito su regioni come il Lazio (attualmente commissariato con un buco di 1 miliardo), il Veneto (che ha tagliato oltre 360 posti letto) e anche la Lombardia “vessata dalle ruberie di Forza Italia prima e della Lega poi”. Ricordando di aver presentato varie interrogazioni sul tema, Cunial aggiunge di aver anche chiesto “di render conto dei conflitti d’interesse dell’Oms e dei cosiddetti esperti a cui stiamo affidando le sorti del nostro Paese” pretendendo di ottenere “studi indipendenti”.

“Ho chiesto sia approfondito il legame tra il virus e i vaccini visto che già oggi esiste uno studio relativo alla stagione influenzale 2017-18 che ha dimostrato come la vaccinazione anti-influenzale aumenti il rischio di essere infettati da coronavirus del 36% e che proprio nelle province di Brescia e Bergamo queste vaccinazioni sono state ampiamente somministrate nei mesi precedenti all’emergenza. Ho reclamato che, in un momento di così grande interesse per la salute pubblica, si tenesse fede al principio di precauzione prima di esporre l’intera popolazione al 5G. Per questo mi trovavo a Roma e questo ho dichiarato quando sono stata fermata dalle autorità” che “si sono guardate bene dal multarmi ma che non hanno perso tempo a divulgare i miei dati sensibili alla stampa. Un fatto gravissimo – conclude Cunial – che non mancherò di denunciare a chi di dovere. La Verità non si può multare”.

Grazie, Beppe. Davvero, grazie.

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