Salvini lo sa che lo sgombero dei portuali di Trieste è frutto del suo decreto sicurezza?

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-10-19

Il reato di “blocco stradale” è stato reintrodotto proprio dal leader della Lega con il suo primo decreto sicurezza (in una parte che non è stata “cancellata” dal successivo governo)

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Fare leggi, firmarle con il proprio nome. Andare in giro a vantarsi per le “migliorie” apportate con queste norme e poi dimenticarsene i contenuti. Matteo Salvini, ancora una volta, dimostra di non essere a conoscenza di quanto fatto durante il suo anno abbondante trascorso alla guida del Ministero dell’Interno. In occasione dello sgombero del porto di Trieste (con la manifestazione che poi si è spostata in piazza Unità d’Italia), avvenuto lunedì mattina, il leader della Lega si è scagliato contro il “Viminale” per l’uso degli idranti per allontanare chi si trovava lì – nel molo 4 – da venerdì mattina, rendendo molto difficoltoso il passaggio dei lavoratori. Ma tutto è figlio dei decreti sicurezza, quelli firmati Salvini.

Salvini, gli idranti contro i portuali di Trieste e il suo decreto sicurezza

Come ragionano al Viminale? Seguendo la legge che porta il suo nome. Con il decreto sicurezza (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 ottobre del 2018, quando il segretario della Lega era Ministro dell’Interno), è stato reintrodotto un reato che era stato depenalizzato nel lontano 1999: quello di blocco stradale. Di cosa si tratta? Di provvedimenti da parte delle autorità di pubblica sicurezza che, da allora, hanno la possibilità di intervenire in caso (anche) di assembramento fisico atto a bloccare la circolazione: “con la necessità di fronteggiare tutti gli episodi che compromettono la sicurezza dei trasporti e la libera circolazione dei veicoli”.

E il Ministero dell’Interno, sotto la guida del leader della Lega, aveva confermato il tutto anche con una nota esplicativa al decreto sicurezza: “L’articolo 1-bis e’ sostituito dal seguente: «Art. 1-bis. – 1. Chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo, e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di un somma da euro mille a euro quattromila. La medesima sanzione si applica ai promotori ed agli organizzatori»”. Insomma, i manifestanti di Trieste sono stati sgomberati per un reato reintrodotto dal leader della Lega quando era Ministro. Ma forse lui non lo sa.

(foto ipp clemente marmorino)

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