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Salvini scopre improvvisamente che Rousseau non è democratico
neXtQuotidiano 04/09/2019
All’epoca del salvataggio sulla Diciotti non aveva nulla da dire. Adesso parla di “piattaforma privata”. Non è adorabile?
Quando gli salvava il deretano sulla Diciotti, nulla da dire. Ma adesso che gli ha tolto il governo dalle mani Matteo Salvini ha improvvisamente scoperto tutti i difetti di Rousseau e non ha paura di elencarli nell’intervista rilasciata a Pietro Senaldi su Libero: «Mi ha rattristato un po’ ascoltare i toni enfatici con i quali M5S ha celebrato il sì di 60mila persone su una piattaforma privata. Io volevo far votare il governo da sessanta milioni di italiani». Nelle risposte Salvini appare lucido come uno che ha appena preso una tranvata in faccia: «Scusi, lei in spiaggia va in smoking? La mia estate ha indignato i radical-chic. Il fatto che uno cantasse in spiaggia ha ferito la loro spocchia. È surreale, sono terrorizzati dal popolo, tant’è che scappano dal voto. Un politico che va in riviera sotto l’ombrellone fa paura perché la sinistra non sopporta le idee chiare e la semplicità».
Ma l’apoteosi la raggiunge quando nega di essere tornato strisciando dai grillini per fare pace pacetta e mannaggia al diavoletto: «Non sono tornato indietro. Ho solo provato a vedere se una parte di M5S preferiva i Sì ai No ed era disposta a cambiare certi ministri che non funzionavano e bloccavano il Paese. Mi riferisco alle Infrastrutture, all’Economia, all’Ambiente e alla Giustizia, che mi allarma particolarmente». Ora, posto che sia vero che Giovanni Tria bloccasse il paese (no, non lo è), voi per caso ricordate chi l’ha messo lì? Esatto, proprio Matteo Salvini.
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