Salvini giura sulla Costituzione e sul Vangelo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-02-24

Il segretario della Lega ha ‘giurato’ fedeltà alla Repubblica, fingendo di essere nominato premier al Quirinale, chiudendo il comizio in piazza Duomo. Prima ha ringraziato Maroni e Zaia, esempi della Lega di governo. L’ex presidente della Lombardia però non era in piazza

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Matteo Salvini, segretario della Lega, conclude il suo comizio in piazza Duomo a Milano giurando da presidente del Consiglio sulla Costituzione italiana e sul Vangelo. “Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, giuro di servivi con onestà e coraggio e di applicare la Costituzione italiana, da molti ignorata, rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Lo giurate insieme a me? Io lo giuro. Andiamo a governare”, ha detto dal palco.

Salvini giura sulla Costituzione e sul Vangelo

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha ‘giurato’ fedeltà alla Repubblica, fingendo di essere nominato premier al Quirinale, chiudendo il comizio in piazza Duomo. Prima ha ringraziato Maroni e Zaia, esempi della Lega di governo. L’ex presidente della Lombardia però non era in piazza. La sua presenza era attesa e ha colto di sorpresa chi era già in piazza Duomo. Poi ha lanciato la sua sfida a Berlusconi: “Il 4 marzo sarà premiata la forza e il coraggio della Lega che sarà la prima forza del centrodestra, ne sono sicuro. E sarà garanzia di lealtà e coerenza. Noi non tradiamo, mai e poi mai governeremo con altri che non siano la nostra squadra. Non l’abbiamo mai fatto in passato un governo minestrone”.

Prima ancora Salvini aveva mostrato un rosario: “Mi porto dietro un rosario che mi ha regalato un don, fatto da una donna che combatte in strada, e non lo mollo più’, ha detto. “Gli ultimi che diventano primi vuol dire passare dalle parole ai fatti, sporcarsi le mani, fare fatica ed essere onesti, un valore che per qualcuno è passato di moda”, ha aggiunto il segretario della Lega Nord.

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