Opinioni
E Salvini non trova niente di meglio da fare che lamentarsi per le feste private
di Maria Teresa Mura
Pubblicato il 2020-10-13
Dategli un hashtag e vi solleverà il mondo: dopo le polemiche innescate dall’uscita infelice del ministro Speranza che a Che tempo che fa aveva parlato di “segnalazioni” per far rispettare il divieto di feste private Salvini ha aspettato la sera per scrivere la sua lagnanza in merito su Twitter: Dopo aver detto “Noi ci siamo, […]
Dategli un hashtag e vi solleverà il mondo: dopo le polemiche innescate dall’uscita infelice del ministro Speranza che a Che tempo che fa aveva parlato di “segnalazioni” per far rispettare il divieto di feste private Salvini ha aspettato la sera per scrivere la sua lagnanza in merito su Twitter:
Dopo aver detto “Noi ci siamo, aspettiamo solo di essere coinvolti non solo tramite televisione. Che il Governo non pensi di fare come ha fatto nei mesi di chiusura, facendo tutto da solo, non ascoltando nessuno, perché se non ascolti nessuno non vai lontano” il Capitano si lamenta di una raccomandazione presente nel DPCM: non c’è un divieto ma viene “sconsigliato” di invitare più di 6 persone non conviventi. Se non c’è il divieto non ci può essere neanche il controllo della “Psico-polizia” nei condomini e il ritorno a 1984. Insomma la critica non regge per niente. E il leader della Lega ne ha prese a destra e a manca. Negazionisti e sovranisti lo accusano di fare solo blabla:
E chi non lo voterebbe mai gli fa notare che qualsiasi limite, anche quello di velocità, può essere ritenuto arbitrario, ma che il consiglio ha un fondamento ovvio: far capire che non è più il caso di creare assembramenti neanche in un ambiente ritenuto erroneamente protetto come quello familiare. Ma da uno che ha tolto le accise della benzina solo su Twitter cosa ci si poteva aspettare? Chissà se fosse stato lui a decidere ora che cosa avrebbe fatto.