Salvini che vuole punire chi non manda a scuola i figli è lo stesso che diceva che la sua bambina non ci sarebbe andata con il plexiglas?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-07-02

In questi due filmati in cui Matteo Salvini affronta il problema dei bambini che non vanno a scuola per le strane fissazioni o gli abusi dei genitori possiamo ammirare tutta la serietà e la coerenza con cui il Capitano affronta le dichiarazioni pubbliche e il problem solving

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In questi due filmati in cui Matteo Salvini affronta il problema dei bambini che non vanno a scuola per le strane fissazioni o gli abusi dei genitori possiamo ammirare tutta la serietà e la coerenza con cui il Capitano affronta le dichiarazioni pubbliche e il problem solving.

Salvini che vuole punire chi non manda a scuola i figli

Nel primo, che potete vedere qui sopra ed è tratto dalla sua comparsata al deposito ATAC di via Candoni alla Magliana il Capitano parla del Campo Rom che si trova in zona dove i lavoratori della municipalizzata sono stati presi a sassate e spiega: “Se fossi sindaco farei quello che hanno fatto i sindaci della Lega in altre città: garantire i diritti a chi li ha ma chiedendo in cambio il rispetto delle regole, quindi i bambini devono andare a scuola. Se io fossi sindaco andrei a verificare uno per uno i minori che ci sono nel campo; chi ha la presenza scolastica, bene; chi non ha la presenza scolastica… i genitori perdono la patria potestà”.

salvini figli scuola

Ora, come sanno un po’ tutti tranne Salvini nessun sindaco della Lega ha tolto la patria potestà a nessuno perché la patria potestà la tolgono i tribunali e non i primi cittadini. Chi può chiedere la decadenza della patria potestà? L’art. 336 del Codice Civile indica che con ricorso, un genitore (o altri parenti o il pubblico ministero) può chiedere un provvedimento di decadenza della potestà genitoriale a carico dell’altro genitore. Sicuramente poi Salvini avrà ben presente che non è possibile procedere a controlli sulla patria potestà per etnia e che la regola dovrebbe valere a quel punto per tutti, con tutto ciò che ne consegue.

…E Salvini che non vuole mandare a scuola i figli con il plexiglass

In ogni caso è divertente confrontare quello che ha detto Salvini a Roma con quello che ha detto Salvini a Codogno, ovvero che «Se io devo mandare mia figlia a scuola, chiusa nel plexiglas senza un contatto con i suoi amici e le sue maestre io a scuola non ce la mando»:

Salvini non si è ancora evidentemente accorto che nelle linee guida per la scuola che il governo ha presentato venerdì non c’è traccia di plexiglas. È una strategia di comunicazione ben precisa quella del Capitano, che inventa e mette in giro fregnacce sugli avversari politici che non hanno alcun senso se non nell’ottica di fare terrorismo. Il problema è che, a sentire l’ovazione che accoglie la presa di posizione a Codogno, c’è persino qualcuno che ci crede. Così quando il 14 settembre le scuole riapriranno senza plexiglas lui potrà dire che è tutto merito suo. Ma questo è il minimo. Siccome le regole sulla patria potestà valgono, appunto, per tutti, Salvini, in base alle leggi di Salvini, rischierebbe di perdere la patria potestà se non manda i figli a scuola. E pensate che scena surreale quando si presenterà dal giudice dicendogli che non gli piace il plexiglas e quello gli risponderà che il plexiglas se lo è inventato.

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