Covid tra gli azzurri alle Olimpiadi, il primo caso è il canottiere Bruno Rosetti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-28

L’atleta si era sottoposto alla doppia dose di vaccino in previsione dei giochi olimpici, ma nulla ha impedito il contagio. I suoi compagni hanno comunque conquistato il podio, un bronzo dal sapore di oro sfumato

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E’ arrivato un bronzo per l’Italia del canottaggio nella disciplina del “4 senza”, nonostante a sei ore dalla gara Bruno Rosetti sia stato trovato positivo al Covid e sostituito in corsa. Una novità che ha colpito tutti, destabilizzando gli equilibri di un team che da cinque anni lavorava giornalmente uno al fianco dell’altro. Complimenti a  Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino e a Marco Di Costanzo, avvisato in extremis di doversi preparare e salire in barca. Un bronzo dal sapore di oro sfumato. Rimangono i dubbi su come sia potuto accadere, considerata la doppia dose di vaccino Moderna somministrato all’atleta nelle scorse settimane. Bisognerebbe approfondire la condotta di Rosetti nelle ultime settimane per capire se può essersi infettato tramite contatti non controllati, oppure se all’interno del villaggio olimpico è stata registrata l’ennesima falla nella guerra al Covid. “La positività al covid di Rosetti l’abbiamo saputa questa mattina quando stavamo scendendo per fare il riscaldamento. Il momento più terribile perché non c’è stato proprio il tempo per poter preparare nulla. Infatti ai 4 ragazzi che hanno agguantato la medaglia bisogna fargli una statua non avendo mai provato. Se un equipaggio rimaneggiato arriva a 6 decimi dall’oro, l’equipaggio titolare cosa avrebbe potuto fare?”. E’ affranto il dt del canottaggio azzurro Francesco Cattaneo per quanto avvenuto oggi con la positività al covid di Bruno Rosetti e il cambio di equipaggio all’ultimo momento.

“Rosetti è asintomatico, sta bene, sperando che lo sia fisicamente e psicologicamente -racconta Cattaneo all’Adnkronos-. Sopra quell’equipaggio che doveva lottare per l’oro c’era lui e dopo aver visto il risultato, a 6 decimi dalla medaglia d’oro si può immaginare come stia. Si è chiuso in un mutismo. Come è avvenuto il contagio? Non lo sappiamo, siamo nella classica situazione di massimo controllo. Il direttore di World Rowing era preoccupato, perchè sa che siamo molto attenti e si sta facendo di tutto per evitare il covid. Stiamo ai massimi livelli, tamponati tutti i giorni, guanti tutti i momenti, disinfettante e mascherina sempre. Cosa fare di più? I ragazzi erano al villaggio. Rosetti come gli altri con doppio vaccino e stiamo in Giappone dal 12 luglio”.

 

Covid tra gli azzurri alle Olimpiadi, il primo caso è il canottiere Bruno Rosetti. La gara dell’Italia: rimonta ed abbordaggi

In acqua l’Italia ha abbattuto però le difficoltà e ha quasi conquistato il bottino più prestigioso, rimanendo a solo sei decimi dai vincitori. “Sto molto male, amareggiato, tante situazioni così nell’arco di 7-8 ore non ce le aspettavamo. Non è possibile preparare 5 anni di un’Olimpiade e arrivare a 6 ore prima di disputare una finale per l’oro, perché quell’equipaggio era da oro, a doverlo rimaneggiare completamente. Non aver fatto neanche un chilometro assieme, e si sa quanto è importante, e mandarlo in acqua addirittura con gli attrezzi, perchè nella barca ogni posto è personalizzato e gli abbiamo dovuto dare gli attrezzi da portarsi dietro per qualsiasi evenienza che è dietro l’angolo per l’impostazione dell’imbarcazione, è stato terribile. Tante cose sarebbero potute accadere e non sono accadute per il quattro senza”, ha continuato il dt del canottaggio azzurro Francesco Cattaneo.

Ma non solo rammarico per il Covid, nella storia del 4 senza azzurro c’è anche una sana lamentela per questioni di sport. limpi”Poi c’è la questione della Gran Bretagna. C’è stato un accanimento terribile della sfortuna, eravamo in completa rimonta con la possibilità di guadagnare qualche decimo, non si è mai visto all’Olimpiade un equipaggio che scavalca completamente la sua corsia e ti viene addosso -continua sbalordito Cattaneo-, con Lodo che per tre-quattro colpi è stato costretto a gestire ‘l’abbordaggio’ perché altrimenti si sarebbero capovolti e non poteva più dare energia alla palata perché doveva stare attento a non ribaltarsi e negli ultimi 20 colpi non c’era più spazio per poterti riprendere, è arrivato il traguardo”.

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