Roberto Fico si arrabbia con La Stampa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-17

Fico guida i 70 parlamentari che stanno processando il vicepresidente della Camera: “Comunque vada, non mi ricandido. Non ho fatto l’attivista dal 2005 per vedere il Movimento trasformarsi in questo modo”. Ma lui smentisce tutto su FB

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«Oggi sulla “Stampa” ancora una volta e per l’ennesima volta durante questi anni ci sono ricostruzioni fantascientifiche addirittura con i miei virgolettati. Lo ripeto qui una sola volta e poi non lo ripeto più. Nel movimento cinque stelle non ci saranno mai correnti interne»: Roberto Fico su Facebook smentisce oggi un articolo uscito sull’edizione on line della Stampa e tratto da Supernova, il libro di Canestrari e Biondo sui grillini rampanti. Nel pezzo a firma di Iacopo Jacoboni si parla di 70 parlamentari contrari alla linea Di Maio – Di Battista – Casaleggio e pronti a supportare il membro del direttorio napoletano:

Tutti guardano a Roberto Fico, perché lui è il Movimento originario, è uomo disinteressato, un militante vero, antico, e con un rapporto diretto con Grillo. Ma Fico è scorato, perché già si è rivolto a Grillo, ma ottenendo questo magrissimo e elusivo contentino: «Sapete cosa mi ha risposto Beppe? – confessa agli amici più cari – Ci riuniamo in una stanza tu io e Luigi, voi vi dite le cose che vi stanno sullo stomaco e poi riprendiamo a lavorare». Eppure Roberto è deciso ad andare avanti, scrive Supernova. Non vuole vedere il Movimento trasformarsi in quello che diceva di non essere: un partito, e nelle mani di comportamenti arrivisti e gruppi di pressione esterni, e opachi. È così che il presidente della Vigilanza Rai, in una delle riunioni della Rivolta, si spinge a dire: «Comunque vada, non mi ricandido. Non ho fatto l’attivista dal 2005 per vedere il Movimento trasformarsi in questo modo. Devo fare il possibile…», confessa ai suoi. E in ogni caso, chiarisce, «qui dopo due mandati andiamo tutti a casa». Segno che c’è stato eccome – scrivono Biondo e Canestrari – chi ha pensato e tentato di mettere in discussione quella regola, che è il totem del Movimento.

roberto fico movimento 5 stelle
Fico non sembra molto contento:

Si lavora tutti ad un obiettivo comune che è quello di cambiare il Paese e di restituirlo ai cittadini italiani praticando la democrazia diretta. Questo è il percorso a cui tutti abbiamo aderito e che rispetteremo fino in fondo senza indugio. Questa è l’enorme differenza tra il movimento e tutti gli altri partiti politici. Il movimento rimane leale a se stesso, tutto il resto sono chiacchiere da bar. Avanti!

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