Opinioni

Roberta Lombardi va a incatenarsi per fermare uno sfratto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-25

La polizia è arrivata con l’ufficiale giudiziario stamani nella casa della famiglia romana indigente sotto sfratto presso la quale la deputata M5s Roberta Lombardi aveva trasferito a luglio scorso il proprio domicilio parlamentare, allo scopo di impedire lo sfratto stesso. Lo ha riferito la stessa parlamentare. “Sto andando sul posto per oppormi anche fisicamente allo […]

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La polizia è arrivata con l’ufficiale giudiziario stamani nella casa della famiglia romana indigente sotto sfratto presso la quale la deputata M5s Roberta Lombardi aveva trasferito a luglio scorso il proprio domicilio parlamentare, allo scopo di impedire lo sfratto stesso. Lo ha riferito la stessa parlamentare. “Sto andando sul posto per oppormi anche fisicamente allo sfratto, sono pronta a incatenarmi davanti alla porta – ha detto Lombardi -. Non possono violare il domicilio parlamentare senza l’autorizzazione della Camera”.
roberta lombardi
La famiglia che la deputata ha deciso di sostenere perché a suo avviso lo sfratto è ingiusto è composta da una madre separata disoccupata e due figli piccoli, uno dei quali disabile. Anche il padre è disoccupato. “Il giudice ha stabilito che il domicilio parlamentare non è una ragione sufficiente per fermare lo sfratto, ma e’ una violazione grave – ha detto la deputata M5S -. Quella famiglia viene sfrattata per morosità perché per anni il costruttore proprietario del palazzo ha applicato un canone di locazione piu’ alto del consentito e a un certo punto non sono più riusciti a pagare. Ora vuole vendere e li caccia via. La signora ha avuto accesso al Fondo per morosita’ incolpevole del Comune di Roma, che viene concesso a pochi”.
Aggiornamento 25 novembre 2015 ore 16,58

Lo sfratto e’ rimandato al 31 gennaio, ma faro’ ricorso e sollevero’ conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato”. Cosi’ la deputata M5S Roberta Lombardi sul caso della famiglia romana indigente – madre quarantenne separata e due figli di 9 e 5 anni, uno dei quali disabile -, presso l’abitazione della quale ha posto a luglio scorso il proprio domicilio parlamentare per evitarne lo sfratto per morosita’. “La polizia e l’ufficiale giudiziario arrivati stamani per eseguirlo se ne sono andati, mi hanno riferito prima che arrivassi – ha affermato Lombardi, -. Mi ha detto la signora che un agente ha minacciato di arrestarla e di farle togliere i figli. I carabinieri che avevo chiamato per difendere il domicilio parlamentare hanno fatto un verbale”. Secondo la deputata Cinquestelle, il giudice che ha emesso l’ordinanza di sfratto “non ha rispettato le prerogative parlamentari, che prevedono l’autorizzazione della Camera di appartenenza per violare il domicilio di un deputato. Faro ricorso contro lo sfratto – ha concluso Lombardi – e sollevero’ conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato”.

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