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Elezioni amministrative 2021: Milano, Bologna e Napoli al centrosinistra. Ballottaggi a Roma e Torino, la Calabria al centrodestra
neXtQuotidiano 04/10/2021
Gli unici verdetti di questa due giorni dicono centrosinistra a Milano, Bologna e Napoli. Bisognerà aspettare per capire chi sostituirà il M5S

Milano
Milano conferma Beppe Sala e il centrosinistra senza troppa fatica. Va detto. Lo stile del manager milanese è stato premiato dagli elettori. Sala in queste settimane ha evitato scontri con i suoi avversari politici, sostanzialmente ignorandoli. Tante liste, tanti percorsi civici diversi e l’innovazione di una lista dedicata interamente al mondo della salute che raccoglie l’influenza di tutte quelle persone che Milano l’hanno conosciuta da dentro. Anche se magari ci sono arrivati negli anni e non ci sono nati. Questi gli ingredienti del progetto Sala che a Milano si prepara ad un altro mandato.
Il candidato del centrosinistra Giuseppe Sala è stato eletto sindaco con il 57,73% dei voti al termine dello scrutinio nelle 1.248 sezioni. Lo sfidante di centrodestra Luca Bernardo si è fermato al 31,97%.
Gli altri candidati hanno totalizzato: Luigi Paragone, appoggiato da Milano Paragone sindaco e Grande nord, il 2,9%, Layla Pavone (M5s) 2,70%, Gabriele Antonio Mariani (Milano in Comune e Civica Ambienta lista) all’1,57%, Giorgio Goggi (Socialisti di Milano e Milano liberale) lo 0,71%, Bianca Miriam Tedone (Potere al Popolo) lo 0,57%, Mauro Festa (Partito Gay) lo 0,46%, Teodosio De Bonis (3V) lo 0,45%, Marco Muggiani (Pci) lo 0,29%, Alessandro Fabio Pascale (Partito comunista) lo 0,27%, Bryant Biavaschi (Milano inizia qui) lo 0,18% e Natale Azzaretto (Partito comunista dei lavoratori) lo 0,11%.
Torino
Torino saprà chi la guiderà per i prossimi cinque anni solo dopo il secondo turno. Il primo cittadino all’ombra della Mole si sceglierà al ballottaggio, gli sfidanti saranno Lo Russo e Damilano: una confronto che tiene fuori Sganga del Movimento Cinque Stelle. “Siamo convinti di aver fatto buon lavoro, la coalizione si è compattata, abbiamo fatto una rimonta che molti giudicavano impossibile, ora la seconda partita, che sarà dura e complicata”, ha detto Stefano Lo Russo, ai microfoni di SkyTg24, candidato del centrosinistra a Torino, che al ballottaggio sfiderà l’imprenditore Paolo Damilano
A Torino, terminato lo spoglio in tutte le 919 sezioni, andranno al ballottaggio il candidato di centrosinistra Stefano Lo Russo che ha ottenuto il 43,86% e il candidato di centrodestra Paolo Damilano al 38,90%. La candidata di M5s ed Europa Verde Valentina Sganga si è fermata al 9,01%.
Ecco quanto hanno attenuto gli altri candidati: Angelo D’Orsi (Sinistra anticapitalista-rifondazione comunista-dema), Pci, Potere al Popolo) 2,53%, Ugo Mattei (Futura per i beni comuni) 2,32%, Ivano Francesco Verra (Italexit, Noi cittadini) 0,84%, Davide Betti (Partito Gay e Partito animalista) 0,70%, Giuseppina Di Cristina (Partito comunista, Torino città futura) 0,66%, Paolo Alonge (3V) 0,52%, Roberto Salerno (Mat) 0,28%, Lorenzo Varaldo (Divieto di licenziare) 0,17%, Massimo Chiesi (Partito comunista dei lavoratori) 0,12%, Emilio Mazza (Torino Capitale d’Europa Basta Isee) 0,08%
Bologna
La partita di Bologna non ha avuto invece storia. Matteo Lepore è stato trionfatore assoluto fin dalle prime ore.
Votare è un gesto d’amore per Bologna ?️ pic.twitter.com/aL03DlgQSI
— Matteo Lepore (@matteolepore) October 3, 2021
Praticamente triplicato il consenso intercettato da Fabio Battistini, candidato civico che era stato scelto dalle tre liste del centrodestra. Il primo cittadino di Bologna è stato eletto con il XXX di voti, mentre Battistini si è fermato al XXX. Virginio Merola aveva puntato sul suo assessore fin dall’inizio della campagna elettorale, certo di un successo che era diventato realtà dopo la vittoria con la renziana Conti alle primarie.
A conclusione dello spoglio delle 445 sezioni, i dati del Viminale fanno registrare il 61,9% dei voti per il candidato del centrosinistra, contro il 29,64% dei voti di Flavio Battistini, candidato del centrodestra.
Roma
Anche Roma ne saprà di più solo dopo il ballottaggio. Rispetto agli altri comuni però le alleanze giocheranno un ruolo fondamentale. Enrico Michetti e Roberto Gualtieri dovranno riorganizzare le loro squadre prima di aprire ai tanti voti che Raggi e Calenda hanno intercettato in questo primo turno, in attesa di capire quali saranno le indicazioni di voto che saranno rivolte a tutti i cittadini che hanno sostenuto i de schieramenti.
Nella Capitale, quando mancano pochissime sezioni da scrutinare, il candidato sindaco del centrodestra, Enrico Michetti è in vantaggio col 30,6, seguito dal candidato del centrosinistra, Roberto Gualtieri col 27,4. Si attesta invece al terzo posto Carlo Calenda con il 19,52 %, quarta Virginia Raggi.
Calabria
Il successo di Roberto Occhiuto potrebbe rimanere l’unica vittoria del centrodestra in questo giro elettorale. Scelto dalla lista dei grandi nomi, Occhiuto ha raccolto l’eredità di Jole Santelli. Il forzista partiva favorito dopo che la regione era già governata da una sua collega di partito. Lo scarto con gli altri candidati è netto: Amalia Cecilia Bruni, sostenuta dal centrosinistra, è inquadrata nella forbice tra il 24% e il 28%, mentre l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris segue tra il 21% e i 25%. Nelle sue liste anche Domenico Lucano, sindaco di Riace condannato dal tribunale di Locri a 13 anni. In fondo il risultato dell’ex governatore calabrese Mario Oliverio, ex Partito democratico e ora a capo di una lista civica, fermo tra l’1,5% e il 3%.