Opinioni
Il filo diretto tra Renzi e Salvini
di dipocheparole
Pubblicato il 2018-10-21
I dettagli di un rapporto talmente diretto da essere arrivato alla fase dei suggerimenti incrociati e del” feeling inspiegabile”
C’è un filo diretto tra Matteo Renzi e Matteo Salvini. Una specie di linea rossa da Guerra Fredda o un rapporto amichevole? Maria Teresa Meli, giornalista molto vicina all’ex presidente del Consiglio, sul Corriere della Sera racconta oggi i dettagli di un rapporto talmente diretto da essere arrivato alla fase dei suggerimenti incrociati e del” feeling inspiegabile”:
L’ex segretario, comunque, è convinto che occorra convergere su Minniti se le assise si terranno a febbraio. Renzi non tifa per la crisi del Paese e nemmeno per la crisi di governo. Per lui questa seconda ipotesi sarebbe una iattura. Il suo incubo infatti è che una parte del Pd, capeggiata da un silente (per ora) Dario Franceschini possa a quel punto giocare di sponda con i grillini per dare vita a una sorta di esecutivo di salvezza nazionale. Anche per questa ragione, cioè per evitare questa deriva, è in contatto costante con Salvini. «Tra i due — spiega un ex rappresentante del governo Gentiloni — c’è un feeling inspiegabile. Si vedono, si sentono, si scambiano consigli».
E uno dei suggerimenti forniti da Renzi a Salvini è proprio quello di mantenere uno stato di fibrillazione costante con i 5 stelle. Un modo per far sì che il governo possa comunque continuare tra tira e molla senza però mai rompere la corda, lacerando i grillini e compromettendo il rapporto con il loro elettorato.
Conviene a Salvini, che ha allungato l’occhio sul bacino elettorale dei grillini nel Meridione, ma conviene anche a Renzi, che può pensare di recuperare una parte dei voti del Pd che sono andati lì. Nel frattempo, per tenere un baluardo contro ogni tentazione di intese con i 5 stelle da parte di un pezzo del suo partito, l’ex segretario sostiene Minniti, che non sposerebbe mai una linea possibilista nei confronti di Di Maio.
Una strategia perfetta, insomma. O quasi. C’è il dettaglio che quegli elettori si sono allontanati proprio per la presenza di Renzi come segretario e premier: perché dovrebbero tornare tra le sue braccia?