Lo show di Vittorio Di Battista a Italia 5 Stelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-21

Ieri al Circo Massimo il padre dell’ex deputato si sentiva davvero al circo. E stamattina si è svegliato con la bella idea di minacciare Crosetti

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Vittorio Di Battista è stato uno dei protagonisti indiscussi di Italia 5 Stelle, andato in scena nella sua prima giornata ieri al Circo Massimo e pronto al bis oggi. Nonostante l’indagine per vilipendio nei confronti della presidenza della Repubblica sia ormai arrivata alla conclusione e sia pronta la richiesta di rinvio a giudizio per l’augusto genitore dell’evangelizzatore guatemalteco ieri Di Battista senior ha dato spettacolo.

Vittorio Di Battista a Italia 5 Stelle

Prima con un cartello scritto su foglio A4 con la scritta “No TAP, No Tav, No Benetton” che però pare in parte già disatteso visto che la vicenda del gasdotto ha ormai preso una piega non graditissima agli attivisti pugliesi che sono cascati con tutte le scarpe nelle promesse a vuoto dei 5 Stelle. Il suo profilo Facebook è pieno di foto che lo ritraggono insieme ai militanti, fra i quali è ormai diventato un personaggio di prima categoria.

Al resto ci ha pensato lui con un po’ di show: «Sono una amica di tua figlio», si raccomanda una signora che lo placca senza dargli scampo. Lui ci sta, si ferma, dice che lui saprebbe come «risolvere tutti i problemi dell’Italia». «Basta che mi diano il potere assoluto per sei mesi». Una asserzione molto «di destra» non è che adesso è passato alla Lega? «Non scherziamo, Salvini è di destra io sono fascista». Di Maio? «Un bravo ragazzo». Anche Augusto, di Foggia, gli si avvicina: «Si bravo ragazzo ma a noi serve uno con le palle come Salvini. Quando torna tuo figlio?». E Vittorio fa sapere che «Ale» ha preso il biglietto per il 24 Dicembre. Natale a casa.

Le minacce a Crosetti

Poi, stamattina, come a ribadire il concetto, Vittorio Di Battista già che c’era le ha cantate a Maurizio Crosetti di Repubblica, che nei giorni scorsi aveva pubblicato un tweet, poi cancellato, in cui diceva che era il caso di “appendere per i piedi” i fascisti. Una cosa che Vittorio non poteva certo far passare impunita: “Maurizio Crosetti non c’era. A me è andata storta ma a lui è andata bene, benone, anzi benissimo. Maurizietto, hai un gran culo…”.

vittorio di battista

Insomma, giornatona. Peccato che non ci abbia parlato anche della Bastiglia da prendere, come ai bei tempi.

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