Renato Marra sfida Virginia Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-04

Il fratello dell’ex dirigente capitolino ora a processo torna a chiedere il posto che è costato alla sindaca l’accusa di falso

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Renato Marra, fratello di Raffaele, ha presentato domanda, tramite interpello, per andare a dirigere il dipartimento Turismo del Campidoglio. Lo scrive oggi Simone Canettieri sul Messaggero ricordando che è lo stesso posto che alla fine è costato alla sindaca l’accusa di falso da parte della procura di Roma:

Sono passati i mesi, non la bufera politica sulla grillina, ma nel frattempo il fratello di RaffaeleMarra (l’ex braccio destro della sindaca arrestato per corruzione e ora ai domiciliari) continua a non demordere. Vuole quel posto da dirigente – «ne ho i titoli» come disse al Messaggero – e quindi si è fatto avanti. Adesso, l’ultima decisione spetterà proprio a Raggi. L’esito, ammettono nei corridoi di Palazzo Senatorio, è scontato. Difficilmente la pentastellata asseconderà i desideri del dirigente dei vigili urbani che, dopo l’annullamento della nomina in autotutela, è stato mandato a capo del XV gruppo.
La sua domanda per quel posto che scotta tecnicamente sarà vagliata come tutte le altre. Una sfida alla grillina o una scelta di principio? Se lo domandano un po’ tutti. Lui non parla, è in ferie, bastano gli atti. La notizia circolata in queste ore in Comune è stata presa tra il sarcasmo e lo stupore. Ma tant’è. Di fatto la Marreide continua, a suon di colpi di scena. Anche perché i tempi di adesione all’interpello e quelli dell’inchiesta sulla sua precedente nomina per uno strano destino, o forse è tutto calibrato al millimetro, si incrociano di nuovo.

virginia raggi chat raffaele marra 2
A gennaio, dopo l’inchiesta su Raffaele, il Campidoglio aveva annullato tutto. Marra senior è stato spostato dal Turismo a un gruppo della polizia locale. Intanto la casella in Comune rimane libera per mesi. Al punto che rientra nel nuovo interpello: i dirigenti interessati se vogliono possono farsi avanti. E Renato non si è fatto pregare due volte.

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