Economia
Regime dei minimi, il confronto tra i professionisti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2014-12-28
I conti del Corriere
Il riordino del regime agevolato per i redditi minimi è stato anticipato, per volontà di Palazzo Chigi, nella legge di Stabilità. Ma la norma è stata fortemente contestata dai professionisti, perché peggiorativa rispetto all’attuale regime dei minimi. Il premier,alla fine, ha promesso una correzione. Scrive oggi il Corriere:
Secondo il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti,che ha molto a cuore la questione e che ha criticato fin dall’inizio la formula inserita nella legge di Stabilità, sono necessarie due modifiche. Innanzitutto bisogna alzare per professionisti e free lance il tetto di fatturato per beneficiare del regime dei minimi, «portandolo dai 15 mila euro a 26-30 mila euro». Inoltre, sarebbe bene «ridurre per tutti l’aliquota dal 15% al 10-12%». Ovviamente queste due misurehanno necessità di una copertura finanziaria. Se la si vuole trovare nell’ambito della stessa manovra, dice Zanetti,non resterebbe che rinunciare all’abolizione, per artigiani e commercianti che rientrano nel regime agevolato, dei cosiddetti«minimi previdenziali», una misura che ha fatto molto piacere agli autonomi(non ci sarà più il minimo di reddito sul quale pagare i contributi all’Inps, ma si verserà sul reddito dichiarato), ma che comporta un minor gettito di 800 milioni, sottolinea il sottosegretario. Se invece non si vogliono scontentare artigiani e commercianti, bisogna trovare una copertura alternativa. La linea del sottosegretario Zanetti non è detto però che trovi il favore di Palazzo Chigi,dove la riforma dei minimi è difesa da Yoram Gutgeld, consigliere economico di Renzi.Per cui non è escluso che la compensazione per i professionisti possa avvenire su altri fronti. Visto, per esempio, che essi lamentano anche l’aumento dell’aliquota previdenziale al 30,72% e il fatto che per loro non c’è il bonus da 80 euro.