L'ennesima querela del PD a Beppe Grillo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-05-22

“Parlare di un prima e di un dopo Crocetta conferirebbe al Pd una consistenza che non ha mai avuto, né in Italia e tantomeno in Sicilia. La loro filosofia, nelle regioni con una storia di criminalità organizzata consolidata, si riassume nelle figure di Crocetta qui e De Luca in Campania”. Lo afferma Beppe Grillo in …

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“Parlare di un prima e di un dopo Crocetta conferirebbe al Pd una consistenza che non ha mai avuto, né in Italia e tantomeno in Sicilia. La loro filosofia, nelle regioni con una storia di criminalità organizzata consolidata, si riassume nelle figure di Crocetta qui e De Luca in Campania”. Lo afferma Beppe Grillo in un’intervista al mensile ‘S’, che ne ha fornito un’anticipazione, aggiungendo che il governatore della Sicilia “io lo avrei assunto subito, ma come fermacarte, la sua insussistenza è un messaggio preciso del Pd alla mafia siciliana: ‘noi non disturberemo'”. Per il leader del M5s la Sicilia è “un’isola è in catene” perché, spiega, “è’ autonoma, ma senza autonomia; ricca, ma povera”.
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“Ha il maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’Unesco in Italia – aggiunge – e Catania e Palermo sono sommerse dai debiti. L’Italia non ha fatto bene alla Sicilia. Forse, da sola, la Sicilia può risorgere. Con l’Italia, questa Italia, può solo affondare. ‘U pisci feti da testa’ (il pesce puzza dalla testa, ndr). E la testa è a Roma”. Grillo parla anche del Ponte sullo Stretto, definendolo un “distrattore di massa e specchietto per i meno scaltri fra i grandi faccendieri industriali, che ancora giocano a prometterne la costruzione a qualcuno”. E su Berlusconi ritiene che “l’unica scelta strategica da fare veramente è ignorarlo”. Sui migranti ribadisce che “le cose da approfondire sono il ruolo e le attività delle Ong”, ma su questo, osserva Grillo, “bisogna attendere l’esito delle indagini”.

Le parole di Grillo non sono piaciute al segretario provinciale del Pd di Palermo Carmelo Miceli, che ha annunciato l’ennesima querela per Beppe. “Ho chiesto al segretario regionale del Pd Fausto Raciti e al tesoriere Lillo Speziale di sporgere querela per diffamazione nei confronti del leader del Movimento 5 Stelle”, ha detto Miceli. “La gravità delle affermazioni di Grillo travalicano la normale e legittima dialettica politica – ha aggiunto – Insinuare che il Pd possa avere favorito in qualsivoglia maniera la mafia è un’affermazione di una gravità inaudita. Falsa, volgare e irrispettosa nei confronti di tutte quelle donne e uomini del Pd che, seguendo le orme dei grandi dirigenti comunisti del passato morti per mano mafiosa, fanno della lotta a Cosa Nostra il momento fondante della loro azione politica”. Secondo il segretario del Pd di Palermo, “le parole di Grillo non sono supportate da fatti, circostanze e motivazioni. Sono campate in aria, così come – sottolinea – la stragrande maggioranza delle sue stralunate e quotidiane mistificazioni”. Miceli chiede quindi al candidato sindaco di Palermo del Movimento Ugo Forello “di prendere le distanze dalle parole del suo leader politico e di chiedere scusa alle donne e uomini del Pd”.

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