Quanti sono i contrari al governo Draghi nel Movimento 5 Stelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-06

Oggi prima il vertice dei 5 Stelle e poi il colloquio con Draghi, a cui parteciperà anche Grillo. In attesa del voto su Rousseau Di Battista continua strenuamente ad opporsi. In quanti sono con lui?

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Luigi Di Maio, oggi intervistato su La Stampa, spiega che “Draghi ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti” e che “abbiamo detto che lo ascolteremo, è giusto farlo. E lo faremo partendo dai temi”. Prima dell’incontro con Draghi del M5S oggi alla Camera si terrà un vertice a cui parteciperà anche Giuseppe Conte, in collegamento con tutti i ministri 5 Stelle oltre al capo politico, ai vertici dei direttivi di Camera e Senato e alla vicepresidente Paola Taverna. Mentre si prepara il voto su Rousseau in cui gli iscritti esprimeranno la loro preferenza sulla partecipazione del Movimento all’esecutivo guidato da Supermario. Un modo per tacitare Di Battista e i suoi fedelissimi che di fronte alla decisione della base non avrebbero altra scelta che mollare l’osso, sempre che l’esito sia favorevole. Quanti sono i parlamentari che seguono Dibba nel veto a Draghi? Lo racconta La Stampa:

numeri governo draghi Mario Draghi Quirinale
Dichiarazione del Prof Mario Draghi al termine del colloqui con il Presidente Sergio Mattarella,al Quirinale
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

La bollinatura degli attivisti M5S potrebbe aiutare, in effetti, a spegnere il fuoco su cui soffia Alessandro Di Battista. L’ex deputato ha perso l’appoggio di Casaleggio e di Virginia Raggi, che prima condividevano le sue posizioni e d’un colpo sono diventati fan di Draghi. In Senato, però, resiste la fronda di grillini che non ne vuole sapere di questo governo. Se ne contano una dozzina pronti al gesto estremo del voto di fiducia contrario e tanti altri in sofferenza¬, che preferirebbero l’astensione. In tutto, secondo le ultime stime, ci sarebbero circa 40 malpancisti. Alcuni, come Barbara Lezzi, sono finiti nella lista «irrecuperabili», tra chi è più facile dica addio al Movimento, piuttosto che essere favorevole a Draghi. Meno irrecuperabile di loro, invece, è Di Battista, che – raccontano – non ha alcuna intenzione di uscire di scena. «Vediamo se farà un’inversione a U come al suo solito o se dirà di no a Draghi come noi», lo sfida il senatore Mattia Crucioli. Sono contrari anche Danilo Toninelli e Nicola Morra, così come Elio Lannutti che, per non smentirsi, definisce Draghi «servitore dell’alta finanza massonica internazionale e dei poteri forti

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