Quale piano cottura a induzione scegliere nel 2022

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-16

Quando si è in fase di progettazione o ristrutturazione della cucina, una delle scelte più importanti da compiere riguarda il piano cottura, in primis la scelta tra piano cottura a gas o a induzione. Ecco gli aspetti da valutare qualora si abbiano delle perplessità su quest’ultima tipologia e le caratteristiche da prendere in esame durante …

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Quando si è in fase di progettazione o ristrutturazione della cucina, una delle scelte più importanti da compiere riguarda il piano cottura, in primis la scelta tra piano cottura a gas o a induzione. Ecco gli aspetti da valutare qualora si abbiano delle perplessità su quest’ultima tipologia e le caratteristiche da prendere in esame durante la valutazione.

Piano cottura a induzione: perché sì

I vantaggi di cui è possibile beneficiare optando per un piano a induzione sono numerosi. Sfruttando la corrente elettrica per funzionare, quindi una fonte di energia che può essere prodotta attraverso tecnologie rinnovabili, i piani a induzione, rispetto ai fornelli a gas, assicurano un impatto ambientale più contenuto. Inoltre, essendo dotati di una lastra vetroceramica, sono estremamente facili da pulire.

 

Da non sottovalutare, inoltre, l’assenza di fiamme e l’azzeramento dei rischi legati ad eventuali fughe di gas. Questi aspetti rendono i piani a induzione molto sicuri: l’ideale se in casa ci sono bambini o anziani. Da ultimo, i piani di cottura a induzione diffondono in modo omogeneo e continuo il calore, garantendo una cottura uniforme delle pietanze con tempi di preparazione molto ridotti.

I fattori da valutare per scegliere il piano cottura

La scelta del piano cottura a induzione da acquistare non può prescindere dalla valutazione delle proprie esigenze di utilizzo e delle caratteristiche dello spazio che si ha a disposizione. Questa considerazione preliminare è indispensabile per individuare la soluzione più adatta alla propria cucina, sia in termini di dimensioni che di numero di fuochi. Sul sito di Leroy Merlin, punto di riferimento nel settore della casa, sarà possibile mettere a confronto oltre 200 piani cottura a induzione e scegliere tra un’ampia gamma di soluzioni possibili.

 

I piani cottura a induzione di dimensioni ridotte hanno una larghezza di circa 30 cm e, solitamente, sono dotati di 2 o 3 fuochi. Quelli standard, invece, hanno un ingombro di circa 40-60 cm di larghezza e sono dotati di 4 fuochi. Non mancano, poi, i piani cottura con 5 o 6 fuochi e larghi circa 80-90 cm.

 

Effettuata questa valutazione a partire dalle proprie esigenze e dalle caratteristiche della cucina, è possibile passare in esame le funzionalità dell’elettrodomestico che si intende acquistare, per accertarsi che rappresenti la scelta più azzeccata.

Classe energetica

Il primo aspetto da valutare prima di acquistare un piano cottura a induzione è la classe energetica e il relativo consumo medio dell’elettrodomestico. Sotto il profilo della corrente elettrica, i piani a induzione, per quando assicurino un minore impatto ambientale, sono energivori. Per non temere la bolletta a fine mese, il consiglio è intervenire con l’efficientamento dell’impianto elettrico (portandolo ad almeno 5kW/h) e prediligere classi energetiche performanti che, sul medio-lungo termine, assicurano ingenti risparmi.

Sicurezza

Un buon piano a induzione deve garantire piena sicurezza in fase di utilizzo. Generalmente, tutti i modelli in commercio sono dotati di un blocco dei comandi, pensato per evitare che il piano venga acceso per errore e per raffreddare la piastra di vetroceramica in modo veloce una volta terminata la cottura. Un’altra funzione che rende i piani a induzione estremamente sicuri e di cui sono dotati i modelli più recenti è quella contro le fuoriuscite: il sistema si arresta nel momento in cui l’acqua fuoriesce dalla pentola e finisce sulla piastra.

Velocità di cottura

Un’altra caratteristica che può fare la differenza nella scelta del piano cottura a induzione è la velocità di cottura. I modelli migliori si distinguono dagli altri per la capacità di riscaldare le pentole sulla piastra in tempi più o meno brevi. In genere, il consiglio è optare per un elettrodomestico che impiega circa 6-8 minuti per scaldare l’acqua e farle raggiungere l’ebollizione.

Power boost

Il power boost, anche detto “turbo” o “boost”, è una funzione che non può assolutamente nei piani a induzione del 2022. Essa, sfruttando tanta potenza, permette di accelerare i tempi di cottura. Se si opta per un piano che possiede questa funzione, il suggerimento è attivarla solo per breve tempo, così da evitare un eccessivo consumo di energia.

Regolatori di potenza e timer

Cuchi in erbe e chef provetti non possono fare a meno di prestare attenzione ai regolatori di potenza. Questi ultimi permettono di regolare la potenza delle zone di cottura in modo ottimale. Anche la presenza del timer è da considerare come un valore aggiunto perché consente di tenere sotto controllo i tempi di cottura: una volta trascorso il tempo impostato con il timer, la zona di cottura ad esso collegata si spegne automaticamente, il più delle volte emettendo un segnale acustico.

Connessione delle zone di cottura

Anche detta “flex” o “bridge”, la connessione delle zone di cottura è una funzione che permette di scegliere se utilizzare i fuochi singolarmente o se sfruttarli per creare un’unica zona di cottura più ampia. Quest’ultima soluzione è l’ideale quando si ha la necessità di riscaldare pentole o padelle molto grandi.

Mantenimento del calore

Il mantenimento del calore è una funzione estremamente utile. I piani cottura che ne sono sprovvisti, solitamente, anche quando spenti, mantengono una temperatura molto elevata che rischia di far cuocere troppo le pietanze che rimangono sui fornelli.

Cappa integrata

I piani cottura a induzione con cappa integrata sono sempre più diffusi. Rappresentano la soluzione ideale per chi ha poco spazio a disposizione, ha la necessità di ottimizzare ogni centimetro a disposizione oppure, più semplicemente, vuole arredare la cucina con stile. Questi modelli sono dotati di un sistema di aspirazione inglobato tra i fuochi che rende superflua l’installazione di una cappa sospesa. La classica cappa, infatti, in uno spazio di dimensioni ridotte, rischierebbe di appesantire troppo l’ambiente, sia esteticamente che in termini di ingombro.

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