Opinioni
Il seggio per le primarie del PD chiuso perché ci sono troppi elettori di destra
di dipocheparole
Pubblicato il 2017-04-30
A Nardò il PD è costretto a chiudere il seggio per le primarie “occupato”. Nei giorni il sindaco fasciocomunista di Nardò Pippi Mellone aveva invitato a votare Michele Emiliano alle primarie del Partito Democratico con un messaggio via Whatsapp. Mellone, dipinto come vicino ad ambienti di Casapound e votato da liste di destra, aveva chiesto […]
A Nardò il PD è costretto a chiudere il seggio per le primarie “occupato”. Nei giorni il sindaco fasciocomunista di Nardò Pippi Mellone aveva invitato a votare Michele Emiliano alle primarie del Partito Democratico con un messaggio via Whatsapp. Mellone, dipinto come vicino ad ambienti di Casapound e votato da liste di destra, aveva chiesto ai suoi amici di portare voti a Emiliano perché ritenuto più in sintonia con lui dal punto di vista politico. Oggi gli amici di Mellone si sono presentati al seggio per votare addirittura in 1500. E alla fine il Partito Democratico ha deciso di chiuderlo.
Il seggio che è stato chiuso era allestito nel Chiostro di Sant’Antonio. Intorno alle 15 i componenti del seggio che fanno riferimento alle mozioni di Orlando e Renzi hanno bloccato le operazioni di voto e hanno chiesto l’intervento della Digos per presunte irregolarità causate dalla presenza massiccia tra gli elettori di persone note in paese come esponenti del centrodestra. Sul posto, oltre alle forze del’ordine, è giunto il presidente della commissione elettorale regionale del PD, Gigi Nestola. Alla fine alle 18 per volontà della commissione nazionale per il Congresso nazionale per le primarie del Pd vengono sospese ufficialmente le operazioni di voto preso il seggio di Nardò. Le urne sono state sigillate e saranno portate nella la direzione provinciale del Pd di Lecce, mentre sono in atto le operazioni di verbalizzazioni di quanto accaduto. Mellone sulla sua pagina Facebook ha commentato con una metafora abusata ma comprensibilissima:
Invece secondo il deputato dem e sostenitore di Emiliano Dario Ginefra la chiusura del seggio per le primarie del Pd di Nardò “asseconda” la volontà dei “capibastone locali” del partito. “Ci siamo espressi negativamente in commissioni per il Congresso in merito alla chiusura del seggio – spiega – perché sono apparse strumentali e grottesche le denunce dei rappresentanti salentini e la decisione consequenziale della Commissione stessa da quanto ci riferiscono i nostri rappresentanti l’unico esponente della destra presente al seggio sarebbe stata quella del’ex deputato di FI Dell’Anna oggi rappresentante locale della mozione Renzi. E in mattinata sarebbe stato impedito il voto a Mino Natalizio già assessore della giunta Risi, storico esponente della sinistra salentina sul presupposto che la Giunta Mellone lo ha nominato presidente del Parco di Portoselvaggio”. Per Ginefra “Siamo dunque alla selezione manichea del voto e degli elettori, buoni o cattivi, in base alle affinità con i potentati locali. Chi non è con i capi bastone locali sarebbe indegno di poter partecipare alle primarie del PD. Non possiamo che denunciare questa gravissimo tentativo di condizionamento delle primarie”.