Il deputato M5S contro la nomina del governo M5S

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-06-18

Forse non si è accorto del fatto che il M5S è al governo, oppure se ne è accorto benissimo. Il deputato Luigi Gallo, eletto con il MoVimento 5 Stelle in Campania e molto vicino a Roberto Fico, ieri sera è andato all’attacco di Pina Castiello, collega della Lega che è stata nominata sottosegretaria con delega …

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Forse non si è accorto del fatto che il M5S è al governo, oppure se ne è accorto benissimo. Il deputato Luigi Gallo, eletto con il MoVimento 5 Stelle in Campania e molto vicino a Roberto Fico, ieri sera è andato all’attacco di Pina Castiello, collega della Lega che è stata nominata sottosegretaria con delega per il Sud. Gallo, che aveva già protestato per l’alleanza con la Lega e, a differenza di altri eletti grillini, ha il coraggio di non nascondersi dietro i riferimenti incrociati ma di parlare chiaramente, scrive su Facebook che la nomina di Castiello “non è un buon segnale” perché la parlamentare “ha stretto e mantenuto legami (istituzionali o meno, poco importa) con quella classe dirigente che ha rappresentato i mali dei nostri territori: illegalità, corruzione e criminalità organizzata”.

Non è un buon segnale aver nominato come sottosegretario con delega al Sud una persona che ha anche solo avuto rapporti politici con personaggi come Cosentino, che di questa terra ha rappresentato la classe dirigente peggiore. Allora facciamo parlare al più presto le leggi sulla giustizia di questo governo, dimostriamo di saper cancellare ogni ombra al sud, ogni connivenza con le piaghe della corruzione, dell’illegalità e della criminalità organizzata che affliggono la nostra popolazione, una popolazione soggiogata e incatenata a questi mali, una popolazione che ancora non riesce a determinare il proprio futuro.

luigi gallo pina castiello

Sotto la lente c’è la biografia politica di Castiello, accusata (da Repubblica) di avere “sponsor oscuri come l’ex consigliere regionale del centrodestra (originariamente di centrosinistra) Roberto Conte: condannato per associazione mafiosa, una storia di voto di scambio con il clan Misso. O come l’ex senatore Pdl Vincenzo Nespoli : più volte indagato dalla Procura napoletana, e condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta”.

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