Pezzotto IPTV, come sono finiti nei guai i clienti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-20

Solamente Sky (il cui ufficio legale ha contribuito non poco alla costruzione dell’indagine) ha quantificato per quest’anno in un milione la migrazione degli abbonati verso il canale clandestino. Circostanza che attribuisce a questa indagine un valore principalmente dimostrativo

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Ieri abbiamo raccontato la storia dei 223 clienti del Pezzotto IPTV denunciati dalla Guardia di Finanza, che adesso rischiano un’accusa di ricettazione, il reato che punisce — fino a otto anni di carcere — «chiunque acquisti beni provenienti da qualsivoglia delitto» e una multa fino a 25mila euro. Repubblica spiega che ieri a casa dei clienti la GdF è entrata per verificare una cosa di cui erano già certi in partenza, e cioè che sui loro computer fosse installata almeno una delle molte app legali (VLC player, Kodi e Video Caster, Smart IPTV, SSIPTV) indispensabili per utilizzare i codici illegalmente acquistati dai molti trafficanti di abbonamenti.

Trovare tutti i “furbetti del decoder” non sarà difficile, spiegano i finanzieri. Ogni attività svolta su Internet lascia delle tracce e adesso che l’impalcatura giuridica costruita dalla Guardia di Finanza ha retto al vaglio di 67 procure in tutto il paese — le stesse che hanno autorizzato gli accertamenti — per individuare tutti gli altri utenti del “pezzotto” basterà inviare una mail alle compagnie di telecomunicazioni che gestiscono le Adsl e aspettare la risposta. Nel frattempo le fiamme gialle già hanno già recuperato un database con nomi, indirizzi e riferimenti bancari di altri 800 utenti. Tutto materiale recuperato nel corso di precedenti indagini.

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Pezzotto IPTV: chi sono i clienti (La Repubblica, 20 febbraio 2020)

Sicuramente più complesso è invece il destino processuale di queste denunce, destinate ad infrangersi contro l’impossibilità di processare tutti gli italiani che nel tempo si sono affidati al pezzotto per seguire la propria squadra. Parliamo di milioni di persone. Solamente Sky (il cui ufficio legale ha contribuito non poco alla costruzione dell’indagine) ha quantificato per quest’anno in un milione la migrazione degli abbonati verso il canale clandestino. Circostanza che attribuisce a questa indagine un valore principalmente dimostrativo. «Fino ad oggi — spiega infatti uno degli investigatori — la gente sottovalutava le conseguenze di quello che faceva, ignorava i danni economici al sistema e, contemporaneamente, la portata penale del proprio comportamento».

Leggi anche: I 223 clienti del Pezzotto IpTV denunciati

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