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Ecco a voi l’indice dell’ignoranza degli italiani
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-08-31
Cibo, salute, criminalità, disoccupati: siamo la nazione dove la «percezione» è più lontana dai fatti. Seguono gli Usa
Il Corriere della Sera oggi anticipa i risultati di uno studio realizzato da Bobby Duffy, direttore della sezione inglese di Ipsos, su un campione di oltre 50 mila interviste realizzate dall’istituto di ricerca in 13 Paesi negli ultimi cinque anni i cui risultati saranno pubblicati presto in un libro dal significativo titolo The Perils of Perception – Why We’re Wrong About Nearly Everything. E spiegherà che i cittadini di grandi paesi come l’Italia, gli Stati Uniti, la Francia, l’Australia e il Belgio hanno una percezione molto lontana dai fatti riguardo la realtà che li circonda. Non sanno cioè quanti siano gli stranieri nel loro paese, quanti siano i musulmani nel loro paese e quanti carcerati siano stranieri. Sovrastimano queste percentuali in base all’attualità o alla conoscenza personale e prendono ogni giorno e nel momento del voto decisioni in base a queste errate percezioni.
La denuncia che Duffy lancia sulla base dei dati raccolti sulla capacità della società odierna di comprendere il mondo in cui vive è senza appello: «Ci sbagliamo su quasi tutto». Con poche eccezioni. Gli americani, che non se la passano per niente bene, credono che il 17% della loro popolazione sia di religione musulmana (è l’1%), e che il 24% delle teenager tra i 15 e i 19 anni partorisca (sono il 2,1%).
Gli olandesi credono che oltre il 50% della popolazione carceraria sia straniera, ma la percentuale reale non è che del 19%. Sul tema sembrano avere le idee più chiare gli svedesi, che però credono che il tasso di disoccupazione sia più alto del 200% di quanto non sia in realtà.
A uscire «a pezzi» dall’analisi di Duffy — che da fine settembre diventerà anche direttore del Policy Institute del King’s College di Londra — è però ancor più l’Italia. L’inquietante classifica stilata dai ricercatori inglesi a compendio dello studio non lascia spazio a dubbi: il nostro è il Paese con la percezione più distorta dei fatti, seguito a ruota dagli Stati Uniti e dalla Francia.
Dal tasso di disoccupazione all’incidenza del diabete, sino al tema caldo dell’immigrazione, non c’è un solo ambito in cui sembra abbiamo cognizione della portata delle sfide che ci circondano.