Opinioni
Per Salvini adesso Trump è un problema
di Mario Neri
Pubblicato il 2018-04-13
“Condivido le scelte di Gentiloni. Mi permetto di dire che le sanzioni contro la Russia sono un’idiozia. Un presidente degli Stati uniti che twitta sorridendo sul fatto che arrivano missili belli, nuovi e intelligenti è un problema e ha un problema. Gli Stati uniti sono un alleato storico con cui si può ridiscutere. Il nemico […]
“Condivido le scelte di Gentiloni. Mi permetto di dire che le sanzioni contro la Russia sono un’idiozia. Un presidente degli Stati uniti che twitta sorridendo sul fatto che arrivano missili belli, nuovi e intelligenti è un problema e ha un problema. Gli Stati uniti sono un alleato storico con cui si può ridiscutere. Il nemico non è Putin ma il terrorismo islamico. Non voglio che l’Italia usi un solo missile per portare democrazia in giro così a caso”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio anch’io.
Proprio ieri Salvini ha dedicato un paio di post alla questione. In uno Salvini esprime il timore che la storia delle armi chimiche usate sui ribelli sia una fake news creata ad arte per consentire a Trump di intervenire (in realtà in Siria ci sono già circa duemila soldati americani). Le tesi sono sempre le stesse. Prima si cita il caso della guerra in Iraq scatenata dalle false prove di Colin Powell (come ha ricordato in Senato Alberto Bagnai). Poi si chiede a che pro Assad (che è pur sempre un dittatore) dovrebbe attaccare i “suoi” civili ora che sta vincendo, poco importa che Assad lo abbia già fatto in passato e che la repressione della rivolta del 2011 sia tra le cause della guerra.
In un altro post, una diretta su Facebook, Salvini dice fermate i missili e spiega che «non è normale che il presidente degli USA twitti, come se nulla fosse “arrivano i missili”, come se stessimo parlando di pollo arrosto e patatine. Ragazzi le bombe e i missili raramente sono intelligenti e raramente risolvono i problemi». E se lo dice uno che pensava di risolvere i problemi dei campi Rom con la Ruspa c’è da credergli. Del resto Salvini si corregge poco dopo: le bombe servono solo quando c’è da scacciare quelli dell’ISIS. Ed è solo un caso che quelle bombe siano quelle dell’amico Vladimir Putin, orgogliosamente made in Russia.