Economia
Niente patrimoniale sulle polizze vita
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-19
Un bollo del due per mille sulle comunicazioni per le polizze vita è nella bozza della legge di bilancio 2018? Il governo smentisce
Un bollo del due per mille sulle comunicazioni per le polizze vita. Ovvero una mini patrimoniale che dal primo gennaio dell’anno prossimo si applicherà alle comunicazioni inviate dalle compagnie assicurative ai clienti del cosiddetto Ramo I, quello delle polizze rivalutabili e a capitale garantito. Dalla base del prelievo sarà esclusa la componente per la copertura del rischio di morte o di invalidità permanente.
Un’aliquota dello 0,2% annuo, ragionano gli esperti, rende le polizze vita in questa fase di bassi tassi di interesse davvero poco appetibili: il prelievo fiscale inevitabilmente inciderà sul risultato finale (già poco interessante). Il prelievo è già in vigore per altre polizze vita a carattere più speculativo. A partire dal 2018 questa imposta andrà versata al momento del riscatto o del rimborso. Dalla base del prelievo è esclusa la componente per la copertura del rischio di morte o di invalidità permanente. La mini-patrimoniale è dovuta dall’assicurato al momento del riscatto o del rimborso. La bozza ancora incompleta e con diverse ipotesi alternative in valutazione prevede anche una serie di misure a contrasto dell’evasione fiscale, tra cui un’ulteriore semplificazione per i soggetti Iva a cui l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione: gli elementi informativi necessari per la predisposizione dei prospetti di liquidazione periodica dell’Iva; una bozza di dichiarazione annuale Iva e di dichiarazione dei redditi, con i relativi prospetti riepilogativi dei calcoli effettuati; le bozze dei modelli F24 di versamento recanti gli ammontari delle imposte da versare, compensare o richiedere a rimborso. La proroga di iper e super-ammortamento, anche se ridotto al 130%, per tutto il 2018 e per almeno meta’ 2019.
EDIT: Nella manovra non ci sarà il bollo del 2 per mille sulle comunicazioni relative alle polizze vita rivalutabili a capitale garantito. La misura, inizialmente valutata e inserita in alcune bozze circolate, non entrerà invece nella Legge di Bilancio, secondo quanto emerge da fonti al lavoro sul testo.