Patrick Zaki incontra il padre per la prima volta e manda gli auguri ai suoi colleghi del master

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-25

Lo ha fatto sapere la pagina Facebook “Patrick Libero”: “Voleva congratularsi con la sua classe del Master GEMMA che sta per laurearsi tra un mese.”

article-post
Finalmente dopo sei mesi, Patrick Zaki ha potuto rivedere il padre. Un incontro emozionante, anche se avvenuto in prigione. La mamma e il papà lo sono infatti andati a trovare in carcere ieri mattina, e lui, il ragazzo che studiava in Italia all’Università di Bologna, nell’incontro ha trovato il tempo di chiedere ai genitori di mandare i suoi auguri ai compagni del master, con cui è stato compagno di studi per sei mesi: loro infatti a breve discuteranno la tesi, quella che avrebbe dovuto discutere anche lui. Mentre ora è in una prigione egiziana. Si legge sulla pagina Facebook “Patrick libero“:
Patrick vede suo padre per la prima volta dopo più di sei mesi e manda le sue congratulazioni alle sue compagne/i di corso!
I genitori di Patrick gli hanno fatto visita questa mattina nella sua struttura di detenzione: suo padre lo ha sorpreso andando a trovarlo per la prima volta da più di sei mesi a causa dei suoi problemi di salute, che gli rendono estremamente difficile sopportare la visita sia fisicamente che mentalmente. Sia Patrick che il padre erano molto felici di incontrarsi finalmente, nonostante l’orribile situazione in cui si trovano. L’incontro è stato duro a livello emotivo per tutti loro, soprattutto perché Patrick ha potuto constatare quanto la salute di suo padre sia peggiorata dall’ultima volta che lo ha visto.
Voleva congratularsi con la sua classe del Master GEMMA che sta per laurearsi tra un mese. Patrick conosce a memoria tutte le date e scadenze del corso, possiamo solo immaginare quanto sia difficile per lui sapere che dovrebbe laurearsi ora insieme alle sue compagne/i di classe invece di essere in prigione. Eppure, come sempre, Patrick trova ancora nel suo cuore la forza di essere felice per i suoi amici e di augurare loro il meglio. Vorremmo ricordarvi che il suo corso di studi ha una durata di due anni, di cui Patrick ha frequentato solo un semestre. Il resto lo ha passato in prigione e chissà quando potrà continuare i suoi studi. Ringrazia anche i suoi amici di tutto il mondo e i suoi colleghi dell’EIPR per tutto quello che stanno facendo per lui.
Ribadiamo la nostra richiesta di rilascio immediato e incondizionato di Patrick Zaki, Patrick avrebbe dovuto laurearsi.

Potrebbe interessarti anche