“Lei non conosce la Costituzione”: lo scontro tra Parsi e Travaglio sulle armi all’Ucraina | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-27

Ospiti di Tagadà su La7, Emanuele Parsi e Marco Travaglio dibattono sulle armi che l’Italia cede all’Ucraina: “L’articolo 11 lo vieta”, “Non è vero, basta aver fatto educazione civica”.

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Scontro tra il professor Vittorio Emanuele Parsi e Marco Travaglio sull’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia nello studio di Tagadà, su quella che ormai è diventata una battaglia ideologica per il giornalista e per il Fatto Quotidiano. Il direttore è arrivato a sostenere che il sostegno militare sia vietato dalla Costituzione. “L’articolo 11 non dice che non si possono inviare armi. Lei non conosce la Costituzione”, gli ha risposto Parsi.

“Lei non conosce la Costituzione”: lo scontro a Tagadà tra Parsi e Travaglio sulle armi all’Ucraina

“Ah, lei è un costituzionalista?”, la replica di Travaglio. “Basta aver fatto educazione civica – argomenta il professore – non sappiamo nemmeno quanto siano state utili queste armi. Quello che ci risulta è che i russi stanno patendo grossi danni materiali”. “Due terzi degli italiani sono contrari”, fa notare il giornalista. “Ma non c’entra niente – risponde Parsi – si rende conto che sta facendo un gioco o no?”. Poi il discorso si allarga anche ad altri Paesi: “Il fatto che l’Ucraina abbia speso molto per le armi mi sembra sia stato il minimo sindacale visto quello che è successo dopo. Se si guardano le classifiche delle armi si vede per esempio, incredibilmente, che la Grecia, che è uno dei Paesi con il Pil più piccolo nell’Ue, ha uno dei bilanci militari più grandi. Come mai? Una semplice questione di diffidenza nei confronti della Turchia”.

Parsi prova poi a scardinare il discorso di Travaglio che metteva sullo stesso piano russi e ucraini: “L’Europa era invasa dai nazisti, per fortuna a Londra c’era un realista come Churchill, che sapeva che ci sono dei principi. Quello che ha cambiato la storia del 900 è fare in modo di proteggere i principi contro l’uso della forza. Le guerre finiscono quando le persone si arrendono, grazie a Dio gli ucraini ragionano in maniera diversa. Non si possono paragonare le due propagande, non sono sullo stesso piano. Con questa logica vanno sullo stesso piano la propaganda di Goebbels e quella degli Stati Uniti. Quello che c’è dentro è diverso”

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