Il Parlamento lavora un giorno su tre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-05

Alla Camera e al Senato, tra poco in ferie, l’attività non ferve per niente: dall’insediamento le sedute alla Camera sono state appena 38, una ogni 3 giorni e mezzo, mentre al Senato anche meno: 31, una ogni 4 giorni e mezzo

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Dall’insediamento delle camere, il 23 marzo scorso, sono passati 136 giorni, quattro mesi circa. In questo periodo, le sedute alla Camera sono state appena 38, una ogni 3 giorni e mezzo, mentre al Senato anche meno: 31, una ogni 4 giorni e mezzo. Emblematico anche il dato sulle ore complessive lavorate: 167, pari a poco più di 4 ore per volta, che diventano meno di due e mezzo per l’attività legislativa. Insomma, dall’inizio della legislatura non è che i “nostri dipendenti” (come li chiama Beppe Grillo) si siano ammazzati di lavoro, anche se lo stipendio, direbbe sempre Grillo, lo hanno preso con regolarità. Anche Andrea Mura, l’eletto nel M5S che ha annunciato le sue dimissioni dalla Camera dopo le accuse di assenteismo e l’espulsione dal gruppo dei grillini.

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L’attività in Parlamento (Il Messaggero, 5 agosto 2018)

Il Messaggero spiega oggi che si è discusso poco, si è votato ancor meno: alla Camera, 8 sedute nei 66 giorni di vita del governo, una ogni 7 giorni e mezzo. Al Senato la situazione va di poco meglio, 12 sedute, una ogni 5 giorni e mezzo. E’ invece quasi una chimera sperare di individuare un solo disegno di legge d’iniziativa parlamentare che abbia avuto la dignità di raggiungere le aule: uno solo, in Senato. E gli atti di sindacato ispettivo? In base ai dati forniti dal ministero per i Rapporti con il Parlamento, alla Camera (fra interpellanze, interrogazioni a risposta orale e scritta e interrogazioni in commissione) ne sono stati presentati 1441, con 207 riposte evase, quindi con una percentuale di atti conclusi appena del 14,37%, quasi uno su 7. Al Senato gli atti presentati sono stati 598, gli atti conclusi sono stati appena 47, pari al 7,86%, pari a quasi uno su 13. E dunque, su cosa hanno lavorato le Camere in questi quattro mesi, prima e dopo la nascita del governo? Hanno eletto i loro vertici: presidenti, vicepresidenti, questori, segretari. Poi, c’è stato il voto di fiducia al neonato governo. Altre sedute si sono avute per la conversione di disegni di legge emanati dal precedente esecutivo, per l’istituzione di commissioni d’inchiesta (Antimafia, rifiuti), per interrogazioni, interpellanze e mozioni. In un’occasione l’aula si è riunita per una sola interpellanza.

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