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Chiara Ugolini: i risultati dell’autopsia e quali sono le cause della morte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-09

Secondo i primi dettagli emersi dagli esami autoptici, sembra che la giovane non abbia subito violenza sessuale

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Le indagini sull’omicidio di Chiara Ugolini proseguono e ci sono anche i primi risultati dell’esame autoptico effettuato sul corpo della 27enne uccisa nella sua abitazione di Calmasino (in provincia di Verona) lo scorso 6 settembre. Dall’analisi effettuata dai medici non sarebbero emerse tracce di violenza sessuale. Questo, però, non esclude uno dei moventi già indicati dagli inquirenti. La donna, però, è stata colpita ripetutamente in varie zone del corpo e, dunque, non sarebbe stata solamente spinta a terra da Emanuele Impellizzeri, il suo vicino di casa accusato di omicidio.

Omicidio Chiara Ugolini, i risultati dell’autopsia e le cause della morte

Come riporta Il Corriere della Sera, è stato confermato l’utilizzo di uno straccio imbevuto di candeggina per “zittire” Chiara Ugolini durante l’aggressione. E, insieme al colpo alla testa provocato dalla caduta, l’esser stata costretta a ingerire questa sostanza altamente tossica e dannosa per i tessuti interni potrebbe esser stata la con-causa della sua morte. Ma dall’autopsia sono emersi anche altri elementi che, per il momento, smentirebbero la ricostruzione fatta da Impellizzeri e potrebbero fornire un’indicazione decisiva sul reale movente dietro l’omicidio Chiara Ugolini.

L’uomo, fin dal suo fermo lungo l’autostrada A1 all’altezza di Firenze (ma anche dopo il suo arresto e la traduzione in carcere), ha sempre parlato di una spinta dopo che la 27enne lo aveva sorpreso sul terrazzo della sua abitazione. Da lì la caduta e la botta alla testa. Ma i primi esiti dell’autopsia hanno evidenziato ulteriori segni di percosse alla nuca, all’addome e al torace. Elementi che, uniti alle lesioni interne (che potrebbero esser state provocate dai colpi inferti durante la colluttazione, ma anche dalla candeggina) indirizzano le indagini degli inquirenti su una ricostruzione ben diversa rispetto a quella fornita dall’uomo arrestato per omicidio. Questi elementi, adesso, saranno valutati dai magistrati di Verona che ascolteranno, di nuovo, la versione di Impellizzeri.

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