Presto, accorrete! C’è una senatrice del M5S che si è accorta di essere iscritta al M5S!

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-12-28

“Si vedrà a gennaio se cambierà la direzione. Non solo nel merito ma anche nel metodo. Se il Parlamento continuerà a essere soggetto all’esecutivo, se si continuerà con i decreti, le fiducie, i tempi stretti. Beh, in quel caso non mi ci ritroverei più in questo Movimento. Vediamo se cambia. Ma i primi segnali sono …

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“Si vedrà a gennaio se cambierà la direzione. Non solo nel merito ma anche nel metodo. Se il Parlamento continuerà a essere soggetto all’esecutivo, se si continuerà con i decreti, le fiducie, i tempi stretti. Beh, in quel caso non mi ci ritroverei più in questo Movimento. Vediamo se cambia. Ma i primi segnali sono negativi”. Come (non) diceva Fortebraccio, noi non sappiamo quando arriverà la fine del mondo, se sarà di giorno o di notte. Ma di certo sappiamo una cosa: anche quel giorno un grillino prometterà di non votare qualcosa del M5S, salvo poi rimangiarsi tutto a stretto giro di posta. Stavolta a promettere sconquassi e “sinnò vado ar Colosseo e me butto de sotto” è la senatrice Paola Nugnes in un’intervista al Corriere della Sera. La Nugnes promette (LOL) durissima opposizione al decreto sulle autonomie: “Giorgetti – continua – ha detto che se non passa questa norma entro il 15 febbraio, cade il governo. Bene, io dico che se passa la riforma delle autonomie, cade l’Italia”, “quindi credo che sia meglio che cada il governo, piuttosto che l’Italia”. “Siamo in molti nei 5 Stelle – fa anche sapere – a pensarla così. Le autonomie sono un rischio troppo grande che non ci possiamo permettere. Qualcuno, non io, ha ritenuto che ci si potesse sacrificare sul decreto sicurezza. Ma la questione delle autonomie tocca interessi ben più immediati e tangibili. E ricordo che ci sono molti parlamentari meridionali eletti tra di noi”.

paola nugnes

Quanto vale la minaccia della Nugnes? Per dare un’idea basta osservare il comportamento della senatrice. Ieri sul suo profilo ha pubblicato uno status assai significativo: “Il vincolo di mandato è fascismo”, ha scritto. Ora, avete tutti presente che dalla scorsa legislatura il MoVimento 5 Stelle insiste sul vincolo di mandato. Avete ben presente che i candidati parlamentari come Paola Nugnes hanno firmato nel 2013 e nel 2018 impegni con il gruppo dal quale derivano pericolosissime distorsioni della libertà dell’eletto. Avete anche ben presente che Nugnes si è accorta soltanto ieri che il vincolo di mandato è fascismo, nonostante la stampa (cattiva!) e i giornalisti (cattivissimi) glielo spieghino da cinque o sei anni (d’altro canto ciascuno ha i suoi tempi, no?). Secondo voi una che prima si fa eleggere e poi contesta le regole che hanno contribuito alla sua elezione quanto è credibile quando annuncia che non voterà la fiducia?

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