Opinioni
Il risveglio europeo dopo il rogo di Notre-Dame
di Vincenzo Vespri
Pubblicato il 2019-04-18
Mi ricordo quello che i miei mi raccontavano che dopo l’Alluvione di Firenze, l’Italia aveva riscoperto sé stessa. Il mare di fango aveva agito in modo catartico. Il disastro aveva avuto come risvolto positivo una gara di solidarietà che aveva coinvolto tutta la popolazione, soprattutto i giovani che partivano volontari per fare gli “angeli del […]
Mi ricordo quello che i miei mi raccontavano che dopo l’Alluvione di Firenze, l’Italia aveva riscoperto sé stessa. Il mare di fango aveva agito in modo catartico. Il disastro aveva avuto come risvolto positivo una gara di solidarietà che aveva coinvolto tutta la popolazione, soprattutto i giovani che partivano volontari per fare gli “angeli del fango”. Un famoso Professore della Normale, Ennio De Giorgi, disse che purtroppo l‘alluvione di Firenze era un evento troppo caro da poter augurare che capitasse spesso, ma le ricadute sull’Italia sarebbero state solo benefiche per l’Italia.
Io credo che questo discorso sia ancora più valido adesso per il rogo di Notre-Dame. Il sogno Europeo langue. Manca uno slancio ideale anche perché manca una intellighenzia europea. D’altra parte, in un’epoca come la nostra dove i ragionamenti hanno la lunghezza dei tweet, come fare a sponsorizzare un’idea/un’ideale complesso come quello Europeo? Occorreva un avvenimento simbolico. Quale meglio dell’incendio di una delle Cattedrali Europee più note per renderci conto che le nostre radici si sono formate in millenni di storia? Più volte ci siamo difesi dall’invasione dell’Asia (Maratona, Poitiers, Lepanto), più volte abbiamo esportato la nostra cultura (Alessandro Magno,l’ Impero Romano e diffusione del Cristianesimo, Carlo Magno, il Rinascimento, la Scoperta delle Americhe e gli imperi Spagnoli ed Inglesi, l’Illuminismo, la Rivoluzione Industriale, la Rivoluzione Russa e il Comunismo). Ma adesso tutta questa spinta non c’è più. Mentre gli altri imperi e le altre culture credono nei loro ideali e nei loro obiettivi (Islam, Russia, Cina, USA) noi non crediamo più in noi stessi e nei nostri valori. Il Cristianesimo (almeno in Europa) è agonizzante. Il sogno di un’area comune Europea, non basandosi sulle radici culturali, ma solo su quelle economiche, è quasi del tutto tramontato. Manca sostanzialmente un afflato comune che può essere dato solo dalla cultura e dal riconoscimento della radici culturali-etiche-artistiche comuni. Forse il tragico rogo di Notre Dame potrebbe dare la spinta a noi Europei di riconoscerci come tali. Ossia, che, pur nelle notevoli differenze tra i vari popoli, condividiamo la stessa storia e gli stessi valori. Se fosse così, come spero ardentemente, Notre Dame non sarebbe bruciata invano.
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