La no-vax di Bari che finge di essere vaccinata per ottenere il Green pass

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-06

La donna, quarant’anni, si è recata all’hub della fiera millantando di avere già effettuato la terza dose e di non aver ricevuto il certificato verde per un errore del sistema. È stata denunciata e ora rischia un processo per falso e tentata truffa.

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Si è presentata all’hub vaccinale della Fiera del Levante di Bari affermando di non aver ricevuto il Green pass nonostante la dose booster di vaccino. Un errore del sistema, ha ipotizzato. Peccato che la 40enne barese protagonista di questa assurda storia fosse una convinta no-vax e non avesse ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti covid.

La no-vax di Bari che finge di essere vaccinata per ottenere il Green pass

La donna, si sarebbe recata il 5 febbraio ad uno dei quattro sportelli dell’hub della Fiera dedicato a chi ha problemi ad ottenere/scaricare il Green pass. Lì, avrebbe esibito un attestato di avvenuta vaccinazione che, fotocopia di una fotocopia, ha insospettito gli operatori sanitari dell’hub.

“La signora aveva detto essersi vaccinata con la terza dose in un non meglio precisato ‘ufficio vaccinale’ del Policlinico di Bari. Per questo ha mostrato una specie di attestato firmato dal professor Silvio Tafuri, responsabile della control room dello stesso Policlinico”, ha spiegato il medico che ha provato a dipanare la matassa, come riporta La Repubblica. “Quel foglio – continua la dottoressa – era la fotocopia di una fotocopia e ci siamo subito insospettiti”.

A quel punto sono scattati i controlli sul portale della regione e sulla piattaforma Iris – il software dove vengono registrati gli esiti dei tamponi effettuati in uno dei centri della rete regionale pugliese – che hanno dimostrato come non vi fosse alcun riscontro con le affermazioni della signora.

E proprio quest’ultima, messa alle strette dagli operatori, avrebbe confessato di non avere il Green pass poiché contraria al vaccino. Scelta condivisa anche dal marito e che i due avrebbero imposto anche ai figli minorenni. Subito è scattata la denuncia, e la 40enne rischia ora un processo per falso e tentata truffa.

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