Esclusi dalle scuole i no-vax fino a 14 anni: la legge del Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-25

La Regione dopo il caso del bimbo guarito dalla leucemia pensa a una stretta sulle vaccinazioni contro i no-vax. Ma c’è qualche perplessità sulla fattibilità dell’operazione

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Una legge regionale per escludere dalle scuole i no-vax fino a 14 anni. È la risposta della Regione Lazio al caso del bimbo che ha superato la leucemia ma non può tornare in classe in via Bobbio a San Giovanni che ha già visto via della Pisana fare un passo avanti, visto che l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha già annunciato che gli altri cinque bambini saranno trasferiti in altre classi per permettere a lui di frequentare quella a cui è iscritto. L’annuncio al Messaggero:

«Chi non si vaccina – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato – non può andare a scuola. Presenteremo già in settimana un disegno di legge regionale per estendere l’obbligatorietà vaccinale anche alle elementari e alle medie, coprendo così tutti gli anni della scuola dell’obbligo». Appare evidente – e la vicenda del piccolo Matteo lo dimostra – come la legge nazionale sull’obbligatorietà vaccinale abbia creato uno squilibrio. Mentre le malattie non conoscono età, sesso e colpiscono indistintamente.

mappa obbligo vaccinale europa
La mappa dell’obbligo vaccinale in Europa (Corriere della Sera, 11 agosto 2018)

«Nel Lazio i dati sulle vaccinazioni sono molto alti– conclude D’Amato– il 97% dei bambini in età scolastica è coperto dai vaccini, esiste però una minoranza ma come tale non può prevalere su una maggioranza». Ciò che si punta a garantire è lo stesso trattamento a prescindere dall’età nella salvaguardia del diritto alla salute. La proposta dunque punterebbe ad allargare l’obbligatorietà vaccinale con le relative sanzioni, tra cui l’espulsione o la non ammissione a scuola, fino al compimento della terza media. Attenzione: salvaguardando sempre il principio di autodeterminazione ma stabilendo delle pene certe e univoche per chi decide di contravvenire alle norme.

C’è un però. La legge Lorenzin non ha previsto norme così stringenti nei confronti dei bambini delle elementari e dei ragazzi delle medie perché, si spiegò all’epoca, la rinuncia alla scuola avrebbe comportato la compressione del diritto allo studio in età di obbligo scolastico. La legge che la Regione Lazio sta preparando va a toccare proprio quel diritto: il rischio, molto concreto, è che venga giudicata incostituzionale e cancellata appena promulgata. Sempre che ci si arrivi davvero.

EDIT: “Sono d’accordo”. Cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, all’agenzia Dire, ha commentato la proposta dell’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato, di estendere l’obbligatorieta’ vaccinale anche alle scuole elementari e alle medie, coprendo cosi’ tutti gli anni della scuola dell’obbligo. Proposta che arriva dopo il caso di un bambino di 8 anni, guarito da una leucemia ma immunodepresso, che non puo’ rientrare a scuola perche’ alcuni suoi compagni non hanno le coperture vaccinali. “In Italia e’ sparita l’educazione al bene comune- ha aggiunto Magi- Vaccinarsi e’ importante proprio per creare il cosiddetto ‘effetto gregge’ che protegge tutti”.

Leggi anche: Il bimbo che ha superato la leucemia in classe, quelli non vaccinati fuori

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