Nicolò Feltrin morto intossicato a 2 anni: trovata droga a casa dei genitori

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-04

Il padre aveva raccontato che il piccolo aveva mangiato una “sostanza marrone” trovata nel parco sotto casa

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Emergono novità sulla triste vicenda di Nicolò Feltrin, il bimbo di due anni di Longarone, nel Bellunese, deceduto giovedì scorso all’ospedale di Pieve di Cadore, dove era stato trasportato d’urgenza dal padre, il boscaiolo 41enne Diego Feltrin. L’esame autoptico compiuto sul corpo del bambino parla chiaro: il piccolo è morto a causa di un arresto cardiaco provocato da un’intossicazione.

Il sospetto degli inquirenti è che a provocare il decesso di Nicolò sia stata la droga: proprio per questo motivo si procederà con l’indagine tossicologica e si effettuerà un confronto tra quanto emerso dall’analisi dei liquidi biologici del piccolo e i materiali sequestrati nella casa del padre dai Carabinieri. Stando a quanto riportato da Il Gazzettino, infatti, nell’abitazione dei genitori sarebbe stato ritrovato dell’hashish. La Procura della Repubblica di Belluno sta procedendo per omicidio colposo nei confronti del padre del bambino, l’unica persona presente al momento del fatale malore.

Nicolò Feltrin deceduto per un’intossicazione: cosa era successo

Nicolò Feltrin era arrivato in ospedale in condizioni molto critiche: presentava un’insufficienza respiratoria e il battito cardiaco era rallentato. Per giustificare le sue condizioni, il padre aveva raccontato ai sanitari che il piccolo aveva mangiato qualcosa di strano, una “sostanza marrone” trovata nel parco sotto casa. La zona è stata passata al setaccio ma nulla di anomalo sarebbe emerso. “Non so davvero cosa possa essere successo – aveva detto l’uomo – non riesco nemmeno a guardare le foto del mio bambino”.

Una versione, questa, che non reggerebbe nel caso in cui venisse dimostrato che la sostanza ingerita da Nicolò apparteneva in realtà proprio al padre. Al momento, comunque, l’ipotesi di una responsabilità dell’uomo resta ancora tutta da verificare. Tra qualche giorno avranno luogo i funerali del piccolo e tutta la comunità, ancora sotto shock, è pronta a stringersi attorno ai genitori, travolti da un indescrivibile dolore.

 

 

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