“Nessun nesso causale tra trombosi e Johnson & Johnson “: lo dice FDA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-10

Ieri Ema ha annunciato una revisione sul vaccino Janssen di Johnson & Johnson per studiare eventi tromboembolici rari post vaccinazione. La Food and Drug Administration americana, come riporta Reuters, spiega di non aver trovato al momento alcun nesso causale

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Ieri Ema ha annunciato una revisione sul vaccino Janssen di Johnson & Johnson per studiare eventi tromboembolici rari post vaccinazione ma precisando che “non è chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione con il vaccino Janssen e queste condizioni”. La Food and Drug Administration americana, come riporta Reuters, spiega di non aver trovato al momento alcun nesso causale

“Nessun nesso nesso causale tra trombosi e Johnson & Johnson”: lo dice FDA

“In questo momento non abbiamo trovato alcuna relazione causale con il vaccino e stiamo proseguendo la nostra indagine e le nostre analisi nel caso”, spiega la FDA, che aggiunge di essere “a conoscenza dei casi di persone con gravi coaguli di sangue – a volte collegati a bassi livelli di piastrine nel sangue – dopo la somministrazione di J&J” sottolineando “che queste condizioni possono avere molte cause diverse”. Ieri la J&J, dopo che l’Agenzia europea del farmaco Ema aveva riferito di “4 casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a livelli di piastrine basse”, segnalati a seguito di vaccinazione J&J. Episodi per i quali, ha puntualizzato la stessa Ema, non è provato un nesso causa-effetto con l’iniezione anti-Covid aveva spiegato: “Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19. Il nostro attento monitoraggio sugli effetti collaterali ha rivelato un numero limitato di eventi molto rari in seguito alla vaccinazione. Al momento non è stata stabilita una chiara relazione causale tra questi eventi rari e il vaccino di Janssen (gruppo Johnson & Johnson, ndr) contro il Covid-19”. “La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità – sottolinea l’azienda in una nota – Condividiamo tutte le segnalazioni di eventi avversi sulle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il Covid-19, insieme alla nostra valutazione su queste segnalazioni, con le autorità sanitarie nel rispetto degli standard normativi”. “Continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli esperti e le autorità regolatorie per valutare i dati e favorire una comunicazione aperta di queste informazioni ai professionisti della salute e al pubblico – aggiunge J&J – per aiutare a garantire che, in caso di una malattia molto rara, possano essere prese misure appropriate per una diagnosi e un trattamento rapidi”. “E’ importante – ricorda Johnson & Johnson – che le persone che ricevono qualsiasi vaccino contro il Covid-19 cerchino immediatamente assistenza medica se manifestano i seguenti sintomi: respiro corto, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, tra cui mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione, ecchimosi facili o eccessive.

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