Politica

Come (non) lavorano i grillini nei municipi a Roma

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-07-03

Nei 12 Municipi a guida M5S il numero totale di atti ammonta a 85. Uno solo nell’VIII, un’area verde riservata ai cani. Il conto è del Messaggero, che oggi ci dice anche quanto ci sono costati

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A distanza di un anno dalla vittoria in Campidoglio e in altri 12 dei 15 Municipi di Roma del M5S, le cifre sulla “produttività” di giunte e consigli delle ex circoscrizioni il I e il II Municipio hanno approvato in tutto 70 delibere: 62 quello guidato dalla dem Sabrina Alfonsi e 8 da quello presieduto dalla collega di partito Francesca Del Bello. Quante sono state, invece, le delibere licenziate dalle squadre dei grillini? Nei restanti 12 Municipi il numero totale di atti ammonta a 85. Uno solo nell’VIII, un’area verde riservata ai cani. Il conto è del Messaggero, che oggi fa anche i conti in tasca alle municipalità:

La stragrande maggioranza dei consiglieri municipali ha beneficiato di tutti i gettoni di presenza consentiti (26 al mese) e gli assessori delle giunte territoriali hanno incassato con regolarità gli assegni per il ruolo ricoperto. La somma è fissa eppure per nulla trascurabile: nei primi sei mesi del 2017 i consigli municipali sono costati alle casse di palazzo Senatorio più di un milione di euro. Stesso importo – circa un milione 200 mila euro – è stato invece speso dall’amministrazione capitolina per coprire i costi delle giunte.
Se il conto lo estendiamo anche al 2016, almeno nella parte che riguarda l’attuale consiliatura (dagli inizi di luglio in poi) la somma complessiva – tra gettoni erogati ai consiglieri e stipendi incassati dagli assessori – si superano i due milioni e mezzo di euro. In sostanza, la macchina amministrativa dei 14 Municipi di Roma(esclusa Ostia)è costata in un anno più di cinque milioni di euro. Per produrre quali risultati?

municipi delibere

Le delibere nei municipi (Il Messaggero, 3 luglio 2017)


A parte I e II Municipio, i risultati sono questi:

Nei restanti 12 Municipi il numero totale di atti ammonta a 85, che portano il totale a quota 155. Il peggiore è stato l’VIII Municipio,quello di Garbatella, rimasto orfano di presidente e commissariato dal Campidoglio dopo il dietrofront di Paolo Pace che ha abbandonato i grillini, planando poi nelle fila di Fratelli d’Italia. La giunta di Pace fino, nel frattempo, ha approvato una sola delibera: per far questo la squadra degli assessori ha incassato tra il 2016 e il 2017 144.264 euro.
Non migliore il lavoro del V Municipio, dove la giunta del grillino Giovanni Boccuzzi ha licenziato appena 2 provvedimenti. Anche in questo caso assessori e presidente sono stati pagati dal Campidoglio con regolarità, per un importo complessivo che supera i 180 mila euro, nel corso del primo anno di governo. Sotto la soglia della sufficienza – chiaramente solo per il numero di atti prodotti, discussi e approvati – anche le giunte del XIII Municipio (3 delibere e assegni per altri 180 mila euro), il IX (4 delibere e più di 120mila euro di stipendi), l’XI e XII Municipio con 5 atti ciascuno e rimborsi totali per quasi 200 mila euro il primo e di circa 170mila euro il secondo.

E i consigli municipali? In totale hanno prodotto una media di 30 delibere a testa: il VII Municipio ha prodotto 51 atti, l’XI appena 13. Ma in massima parte si tratta di pareri su proposte dell’Assemblea Capitolina.
Foto copertina da Geonua

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