Due minorenni arrestati per le violenze di Capodanno in Piazza Duomo a Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-07

Due giovanissimi di 16 e 17 anni sono stati arrestati per le violenze e i disordini di Piazza Duomo, a Milano, durante i festeggiamenti di Capodanno

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Grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza, l’ascolto di numerosi testimoni, il controllo dei vari social network e l’utilizzo del software per il riconoscimento facciale da parte della polizia scientifica, questa mattina due minorenni di 16 e 17 anni di origine egiziana sono stati arrestati perché “gravemente indiziati” di aver commesso alcune violenze sessuali e rapine la notte di Capodanno in Piazza Duomo a Milano. Uno dei due è regolarmente soggiornante, l’altro risulta essere minore straniero non accompagnato. I due sono stati anche riconosciuti dalle due turiste tedesche vittime dell’aggressione. Una delle ragazze era stata interrogata lo scorso 19 gennaio dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. In quell’occasione la giovane vittima aveva ricostruito quanto accaduto la notte di Capodanno e riconosciuto alcuni tra i ragazzi che avevano aggredito lei e l’amica. Proprio il riconoscimento – si apprende da fonti giudiziarie – ha portato agli arresti di questa mattina dei due giovani egiziani.

Due minorenni arrestati per le violenze di Capodanno in Piazza Duomo a Milano

Le indagini hanno inoltre permesso accertare che il più giovane dei due avrebbe commesso una rapina alle 2.15 in via Torino: insieme al suo gruppo avrebbe accerchiato una coppia di ragazzi che stava passeggiando con alcuni amici, aggredendoli con violenza e rapinandoli dei cellulari. Il ragazzo aggredito aveva fatto poi ricorso alle cure mediche ricevendo una prognosi di 5 giorni mentre un’altra giovane vittima, durante il tentativo di chiamare i soccorsi, era stata minacciata con un coltello da uno degli aggressori. “Entrambi risultano inseriti in contesti ad altissimo rischio di devianza” e per loro c’è “pericolo di recidiva”: queste le motivazioni che hanno spinto la gip presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, Paola Ghezzi, ad emettere la misura cautelare della custodia cautelare in carcere. I due giovani nell’ordinanza sono descritti per le “gravissime e radicate lacune educative, sfociate in un atteggiamento di assoluta spregiudicatezza e indifferenza alle regole più elementari della civile convivenza e di mancato rispetto della dignità e della libertà personale di giovani donne in una serata di festeggiamenti”. Secondo il magistrato del Tribunale per i minorenni i due arrestati mancano della “autodisciplina necessaria” per l’applicazione di misure meno afflittive della restrizione in un istituto penale minorile.

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