Mimmo Lucano contro le motivazioni della sentenza. “Non mi inginocchio a queste falsità, rifarei tutto”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-19

“Non posseggo nulla. Motivazioni tanto assurde fatte soltanto per sostenere una condanna abnorme”

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Lo scorso venerdì le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado a 13 anni e 2 mesi di carcere per Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, ideatore dell’omonimo modello di accoglienza conosciuto in tutto il mondo. Ieri le parole dell’ex sindaco riguardo le motivazioni durante un’iniziativa di solidarietà a Bologna.

Mimmo Lucano contro le motivazioni della sentenza. “Non mi inginocchio a queste falsità, rifarei tutto”

“Sono arrivati a dire che mi stavo arricchendo in vista del futuro. È falso e lo dimostra il fatto che non posseggo nulla. Io credo che motivazioni tanto assurde siano state fatte soltanto per sostenere una condanna abnorme. Ma io non mi inginocchio, piuttosto faccio 13 anni di galera. Non ho paura di andare in carcere per un ideale”, ha affermato Lucano, come riportato da Repubblica.

“La guardia di finanza che ha testimoniato al processo ha detto che non posseggo nulla, per quanto mi riguarda possono continuare a cercare perché non c’è niente da trovare”, ha aggiunto, sottolineando il paradosso tra le motivazioni della sentenza e i complimenti ricevuti dallo stesso giudice per il modello Riace. Il presidente del Tribunale Domenico Accurso ha affermato che Lucano ha “realizzato l’encomiabile progetto inclusivo che si traduceva nel cosiddetto Modello Riace, invidiato e preso ad esempio da tutto il mondo”. “Delle due l’una: o sono stato bravo a fare accoglienza o sono un criminale”, ha replicato l’ex sindaco.

“Non patteggerò neppure per un solo giorno di carcere. Non vuole colpire solo me, ma un’idea di politica dell’accoglienza che si è dimostrata vincente. Io rifarei tutto quello che ho fatto, e più forte di prima per un modello che non è quello di Mimmo Lucano, ma è il modello della libertà e del rispetto dei diritti umani. Non è stato qualcosa di scritto, che abbiamo sperimentato dopo uno sbarco. C’è stata molta spontaneità, in un luogo limite con tantissime problematiche sociali. Il messaggio che è venuto fuori è che è possibile, nonostante le difficoltà del territorio e di ogni territorio del mondo”, ha concluso.

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