Miguel Bosé complottista del 5G

Anche Miguel Bosé è un complottista del 5G. Da qualche tempo il cantante pubblica sui suoi canali social messaggi polemici e tweet di denuncia di ipotetiche cospirazioni tra coronavirus, 5G, vaccini e reti internazionali. Giusto ieri è stata la volta della pubblicità di una manifestazione contro il 5G che avrà luogo oggi 24 giugno, ovvero l’autoproclamato “giorno internazionale contro la contaminazione elettromagnetica” con appuntamenti in una decina di città spagnole.

Ma anche nei giorni scorsi il cantante aveva dato spettacolo, pubblicando messaggi complottistici sul Coronavirus: “La Svizzera, come i paesi del Nord Europa, sono al corrente sin dall’inizio della gran bugia dei governi, compreso quello spagnolo”, scriveva il cantante alludendo, forse, ad un complotto legato alla pandemia. E ancora: “L’Oms lo ha chiarito. Di chi è la responsabilità di una simile danno? I governi timorosi e complici della Grande Cospirazione, i deboli senza carattere. Questo era già noto a novembre 2019. Ma state tranquilli … Si paga tutto”, scriveva accusando Bill e Melinda Gates, “specialisti in vaccini falliti che hanno provocato tante vittime nel mondo. L’India li ha espulsi e denunciati, l’Africa ancora soffre le conseguenze”. Il piano globale, secondo il cantante, passa anche per lo sviluppo del 5G: “Una volta attivata la rete 5G, chiave in questa operazione di dominio globale, saremo pecore alla loro mercé”, dice prima di accusare il premier Pedro Sanche, “diventato complice di questo macabro piano suprematista”. Si prosegue così, fino alla sintesi espressa dal messaggio “Dico no al vaccino, no al 5G, no all’alleanza Spagna-Bill Gates”, accompagnato dall’hashtag #YoSoyLaResistencia, ‘Io sono la resistenza’.

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