Matteo Renzi e la querela a Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-04

Il presidente del Consiglio all’attacco del MoVimento 5 Stelle alla Camera durante il Question Time: «Avrete risposta puntuale circa un eventuale finanziamento dei petrolieri al Pd, avendo il Pd fatto causa civile e penale contro il vicepresidente della Camera e altri esponenti del suo partito. L’onorabilità del Pd sarà tutelata, ove vogliate – come spero – rinunciare all’immunità parlamentare, in tribunale»

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Matteo Renzi va all’attacco del MoVimento 5 Stelle alla Camera durante il Question Time. Il Movimento 5 Stelle “avrà risposta puntuale circa un eventuale finanziamento dei petrolieri al Pd, avendo il Pd fatto causa civile e penale contro il vicepresidente della Camera e altri esponenti del suo partito. L’onorabilità del Pd sarà tutelata, ove vogliate – come spero – rinunciare all’immunità parlamentare, in tribunale. Non abbiamo niente da nascondere”, dice il premier rispondendo ad una interrogazione nella quale i grillini chiedevano al premier di rivelare se ci sono petrolieri o banchieri tra i finanziatori del partito. Renzi si riferisce alle querele e alle richieste di risarcimento danni nei confronti di Beppe Grillo e del M5S dopo le dimissioni della ministra Guidi e le polemiche sulla Boschi che il Partito Democratico ha annunciato.

Matteo Renzi annuncia la querela a Di Maio di next-quotidiano
(video di Daniele Cinà su Facebook)
Poi Renzi ha attaccato sulla questione delle fondazioni: “Siamo disponibili a scrivere insieme la legge sulle fondazioni anche perché avete appena creato una fondazione, con un principio di massima trasparenza. E ci mettiamo dentro il carico da 90. Vi chiediamo: siete disponibili a scrivere con noi una legge sui partiti in cui c’è il principio della trasparenza? Siete pronti a scrivere una legge in cui valga il principio per cui uno vale uno?”. Poi il premier ha citato lo statuto del M5S “che vede nell’organigramma Beppe Grillo, il commercialista di Grillo, Gianroberto Casaleggio e il nipote di Grillo: questo è nepotismo”. A Renzi ha risposto il deputato Alessandro Di Battista:  “Una legge sulle fondazioni? Il Parlamento lavora su tutte le leggi e noi ogni volta che c’è un provvedimento lavoriamo: intanto però aspettiamo di sapere come il Pd abbia speso centinaia di milioni che si è intascato con la truffa dei rimborsi elettorali. Questo premier è torbido, non c’è trasparenza nel suo partito, conosciamo soltanto pochi dei finanziatori e tra questi c’è Buzzi: il resto è solo campagna elettorale, su cui, tra l’altro, Renzi è in difficoltà”. “Possiamo fare le leggi anticorruzione e quelle sulle fondazioni ma oggi il Presidente del Consiglio aveva il dovere di rispondere alle domande che gli fa un gruppo parlamentare. E il Presidente non ha risposto perché è in difficoltà, così com’è in difficoltà sul piano elettorale” ha aggiunto il componente del direttorio M5s commentando la proposta di Renzi di scrivere con il M5s una legge sulle fondazioni bancarie.

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