Politica
Il mattatoio per i cinghiali in Regione Lazio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-08-07
Zingaretti pronto all’approvazione degli indirizzi per la riduzione degli impatti provocati dall’animale
La Repubblica Roma racconta oggi che Nicola Zingaretti è pronto a istituire un mattatoio regionale per i cinghiali. Visti i 1320 incidenti stradali causati dagli animali negli ultimi quattro anni, su proposta dell’assessore all’ambiente Mauro Buschini, d’intesa con l’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann, la giunta ha dunque approvato gli «indirizzi per la riduzione degli impatti provocati dal cinghiale alle attività antropiche e alla biodiversità del Lazio».
Troppi ormai e troppo numerosi i branchi. Sia nelle aree agricole che in quelle urbanizzate. Tanto che a Roma e in altri centri della regione la loro presenza è diventata costante. Una situazione che in diverse zone del territorio è definita dallo stesso esecutivo regionale «fuori controllo» e tale da «rendere insostenibile la convivenza tra la specie e l’agricoltura, oltre a porre rischi concreti per l’incolumità pubblica e a rappresentare una seria minaccia per la biodiversità».
Tra il 2013 e il 2016 i cacciatori hanno abbattuto nel Lazio oltre 43.500 cinghiali e altri 822 sono stati catturati nelle aree protette, nell’ambito dei cosiddetti prelievi controllati. Troppe spese per far fronte a quella che è diventata una piaga. Troppi contenziosi legali. La giunta Zingaretti ha deciso di mettere subito a punto un «piano di gestione della specie», con il pieno coinvolgimento delle associazioni venatorie e ricorrendo in modo diffuso anche a tecniche di caccia che attualmente non vengono praticate sul territorio, con l’obiettivo di aumentare gli abbattimenti.
Ci sarà quindi un mattatoio e anche un regolamento per la vendita delle carni:
Stabilito inoltre di attivare in maniera «urgente e quantitativamente significativa» gli interventi di controllo numerico, estendendoli anche alle diverse aree protette e semplificando a tal fine l’iter autorizzativo. L’esecutivo intende poi avviare un sistema unico per raccogliere i dati sui danni prodotti dai cinghiali alle attività agricole e sugli incidenti che causano, incentivando l’installazione di reti fisse ed elettrificate, di dissuasori lungo le strade e individuando le arterie a maggior rischio.
Deliberata infine la predisposizione e l’adozione di un regolamento per la vendita delle carni di cinghiale, creando «almeno una struttura di proprietà regionale con funzioni di mattatoio» e intensificando i controlli sulla tracciabilità delle carni, in particolare nei ristoranti, per scongiurare eventuali forme di commercio illecito. Per i cinghiali si preannunciano tempi duri nel Lazio.