Opinioni
Gli insulti e le minacce a Mattarella sulla pagina di Pro Vita
di dipocheparole
Pubblicato il 2020-05-23
Il 21 maggio l’associazione Pro Vita ha pubblicato su Facebook uno status in cui se la prendeva con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché “pensa solo all’omofobia”. Nel ritaglio si riportavano le dichiarazioni di Toni Brandi e Jacopo Coghe di Pro Vita & Famiglia Onlus: «Per la Festa della Famiglia il presidente Sergio Mattarella […]
Il 21 maggio l’associazione Pro Vita ha pubblicato su Facebook uno status in cui se la prendeva con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché “pensa solo all’omofobia”. Nel ritaglio si riportavano le dichiarazioni di Toni Brandi e Jacopo Coghe di Pro Vita & Famiglia Onlus: «Per la Festa della Famiglia il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte non hanno speso neanche una parola di sostegno sapendo che milioni di famiglie sono a rischio povertà. Mentre per la giornata mondiale contro l’omofobia si sono battuti ed espressi per un ‘non reato’ da normare».
Il ritaglio, pubblicato da La Verità, è corredato da una fotografia in cui Mattarella ride proprio per dare l’impressione che il presidente rida della questione. E questo ha scatenato i vari haters sulla pagina, in nessun modo ripresi dall’admin:
Tra quelli che gli danno della mummia e chi dice che il presidente della Repubblica deve vergognarsi, c’è anche chi dice che Mattarella “ha sistemato la sua famiglia” fino alla settima generazione:
E chi dice che per questa gente la famiglia non esiste “perché sono figli di…”.
Secondo l’articolo 278 del Codice Penale chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Il reato si consuma quando sia comunicata con qualsiasi mezzo, un’offesa che relativa alla persona del Presidente della Repubblica sia in riferimento a fatti che ineriscono all’esercizio o alle funzioni cui è preposto, sia a fatti che riguardano l’individualità privata, anche in relazione anteriori all’attribuzione della carica.