«Questo Pd è pericoloso, serve un nuovo segretario»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-30

Massimo Mucchetti, senatore del Partito Democratico, va all’attacco di Renzi e Orfini in un’intervista rilasciata al Fatto

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Massimo Mucchetti, senatore del Partito Democratico che non ha votato la fiducia ma ha garantito con la sua presenza il numero legale in Aula, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano oggi va all’attacco dei vertici del PD, accusandoli di irresponsabilità istituzionale sull’attacco a Bankitalia e chiedendo la nomina di un nuovo segretario. Mucchetti prima parla del caso di Ignazio Visco:

Come legge gli attacchi di Renzi al governatore Ignazio Visco?
L’ex premier, con fanciullesca ignoranza, cerca un capro espiatorio per nascondere le responsabilità dei suoi governi nella costosa risoluzione delle crisi in Etruria, Mps e nelle popolari venete. E cerca vendetta.
Ignoranza e vendetta?
Renzi imputa a Visco un’insufficiente vigilanza sulle banche pericolanti e fa scrivere ai cronisti che avrebbe preferito Fabio Panetta. Ma dal 2005 il governatore opera attraverso un
direttorio a cinque, dove ciascuno ha un voto; Panetta aveva la supervisione della vigilanza e tutto è stato deciso all’unanimità. Renzi e la Boschi si vantano di aver commissariato Etruria dove Boschi senior era consigliere e poi vicepresidente. Ma il governo ha solo eseguito il commissariamento chiesto dalla Bankitalia, mentre la Boschi cercava di coinvolgere Unicredit per evitare quell’esito.

ignazio visco bankitalia matteo renzi 1

Il presidente del Pd Matteo Orfini chiede di intervenire sul caso Mps-Antonveneta.
Immagino che voglia mettere in mezzo l’allora governatore Mario Draghi che a quella acquisizione non si oppose. Chiunque può apprezzare il senso di responsabilità che ispira l’idea di coinvolgere in giochetti dilettanteschi il presidente della Bce che ha salvato l’Italia con il quantitative easing.
Vuol scoprire la verità, dice.
Cominci a studiare le carte… Temo che stia dilagando nel Pd un’irresponsabilità istituzionale preoccupante. Il leader del Pd non va contro il presidente della Repubblica, il presidente del Senato e il premier, che aveva eletto, e contro il presidente emerito della Repubblica, che lo aveva incaricato, con tanta leggerezza. Mi auguro che quanti ancora credono a un Pd attendibile, da Walter Veltroni a Piero Fassino, chiedano la convocazione di una direzione straordinaria per la nomina di un nuovo segretario.

Leggi sull’argomento: La mano non troppo tesa di Renzi a MDP

 

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